Elezioni Doppio voto in Macedonia Nord, favoriti i conservatori

SDA

8.5.2024 - 08:18

Gordana Siljanovska Davkova ha i favori dei pronostici.
Gordana Siljanovska Davkova ha i favori dei pronostici.
Keystone

In Macedonia del Nord dalle 7 di stamane (stessa ora Svizzera) sono aperti i seggi per il doppio voto delle elezioni parlamentari e del ballottaggio delle presidenziali.

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Due consultazioni che vedono entrambe favorito il fronte conservatore un cui successo, secondo analisti e osservatori, potrebbe frenare il cammino europeo del Paese ex jugoslavo, già membro della Nato e che ha avviato il negoziato di adesione alla Ue.

La sfida al secondo turno delle presidenziali vede di fronte il presidente uscente Stevo Pendarovski, candidato del partito socialdemocratico (Sdsm) al governo e che punta a un secondo mandato quinquennale, e Gordana Siljanovska Davkova, sostenuta dal partito conservatore Vmro-Dpmne, principale forza di opposizione.

Entrambi furono ugualmente protagonisti al ballottaggio delle precedenti presidenziali del 2019, quando ad affermarsi fu Pendarovski.

A presentarsi oggi in chiaro vantaggio è la candidata conservatrice, che al primo turno il 24 aprile ha ottenuto il 40,08% delle preferenze, rispetto al 19,92% andato a Pendarovski.

Decisivo sarà l'eventuale appoggio degli altri cinque candidati in lizza alla prima tornata, in particolare i rappresentanti della numerosa comunità di etnia albanese, che costituisce quasi il 25% dell'intera popolazione. In base alla legge, per la validità del ballottaggio è richiesta una affluenza alle urne di almeno il 40% degli aventi diritto.

I conservatori del Vmro-Dpmne, partito guidato dal sovranista Hristijan Mickoski, sono dati favoriti anche nel voto parlamentare, una doppia vittoria dalla quale ha messo in guardia il leader socialdemocratico Dimitar Kovacevski, che teme una inversione di tendenza nel percorso europeo della Macedonia del Nord.

Posizione questa condivisa da molti osservatori che rilevano come sia Mickoski che Siljanovska Davkova non vedano di buon occhio il nuovo nome del Paese auspicando il ritorno a quello vecchio di 'Macedonia', e mettano in dubbio gli accordi raggiunti faticosamente negli anni scorsi da Skopje con Grecia e Bulgaria.

Con il monitoraggio di circa 2 mila osservatori locali e stranieri, gli oltre 1,8 milioni di elettori potranno votare fino alle 19, con i primi risultati attesi in tarda serata.