USA 2024 Il duello decisivo tra Trump e Haley si gioca in New Hampshire

SDA

22.1.2024 - 20:30

La vittoria del tycoon appare scontata.
La vittoria del tycoon appare scontata.
Keystone

Ultima fermata New Hampshire. Dopo la schiacciante vittoria di Donald Trump ai caucus in Iowa e il ritiro di tutti gli altri candidati del Grand Old Party, le prime tradizionali consultazioni per la nomination repubblicana potrebbero anche essere quelle decisive.

L'ultima rivale rimasta a contendere il posto al tycoon, Nikki Haley, lo sa e nelle ultime ore prima del voto gioca tutte le sue carte con una fitta agenda di appuntamenti elettorali nel «Granite State».

I sondaggi continuano a pendere dalla parte dell'ex presidente che, nelle ultime ore, ha persino aumentato il suo vantaggio rispetto all'avversaria. Secondo una rilevazione di Washington Post e Monmouth University completata prima del ritiro di Ron DeSantis, Trump è al 52% tra i potenziali elettori contro il 34% dell'ex governatrice.

Inoltre, il 62% dei sostenitori del governatore della Florida in New Hampshire ha indicato il tycoon come seconda scelta, mentre solo il 30% preferisce Haley come alternativa.

«Serve una leader di nuova generazione»

«Serve una leader di nuova generazione», ha attaccato l'ex ambasciatrice all'Onu in un comizio a Franklin, accompagnata da una delle figlie con il marito, e dal suo «più grande fan», il governatore dello Stato Chris Sununu, che ha invitato gli abitanti del New Hampshire a «scegliere il futuro» e votare in massa per lei.

«Non lamentatevi del risultato poi, ora avete il potere di decidere», ha dichiarato il repubblicano ricordando che nello Stato, alle presidenziali del 2020, Trump fu sconfitto da Joe Biden.

La campagna di Haley è consapevole che la vittoria del tycoon è praticamente scontata, resta da vedere quali saranno i margini. L'obiettivo più realistico è un «risultato solido» con la speranza che l'ex governatrice possa fare bene nelle prossime primarie e l'ex presidente non vinca a valanga come in Iowa. In quel caso, il ritiro dalla corsa di Haley sarebbe quasi inevitabile.

Haley tocca i temi che fanno presa nell'elettorato

«Trump ha creato un debito di 3 miliardi di dollari, io voglio riportare l'America ad essere un Paese di cui andare fieri», ha dichiarato la candidata assicurando che tra le sue priorità ci sono la politica fiscale, la sicurezza nazionale e l'immigrazione, i temi che fanno più presa in questo momento tra l'elettorato del New Hampshire e forse quelli in grado di portare dalla sua parte i tanti indipendenti, il 40% dell'elettorato, ancora indecisi sulla loro scelta.

«Finora ha votato solo uno Stato. Metà dei voti sono andati a Donald Trump, e metà no. Non siamo un paese di incoronazioni. Gli elettori meritano di dire la loro se proseguire ancora sulla strada di Trump e Biden, o se imboccare una nuova via conservatrice», ha detto proprio rivolgendosi a quella fetta così ampia di elettori qui in New Hampshire.

Haley ha anche attaccato Biden e la sua vice presidente: «Ogni voto per lui è un voto per lei e l'ultima cosa che vogliamo è Kamala Harris alla Casa Bianca».

Sul successo elettorale di Trump incombono i guai giudiziari

Trump dal canto suo continua ad incalzare la sua ex ambasciatrice all'Onu sostenendo che agli Stati Uniti serve «un uomo forte» e fa quadrato con i suoi ex avversari Vivek Ramaswamy, il senatore Tim Scott e il governatore del North Dakota Doug Burnum, schierandoli al suo fianco nei comizi.

Sul suo successo quasi scontato in New Hampshire, tuttavia, ancora una volta incombono le nubi dei suoi guai giudiziari. Mentre dalle 11 alle 19 (dalle 17 all'una in Svizzera) gli abitanti del «Granite State» si recheranno alle urne per scegliere il candidato, l'ex presidente sarà nell'aula di un tribunale di Manhattan a testimoniare nel processo per diffamazione intentato dalla scrittrice Jean Carroll, rinviato proprio a martedì dopo che una giurata ha dovuto lasciare il tribunale per sospetto Covid.

La difesa di Trump ha chiesto di posticipare la testimonianza al giorno successivo alle primarie ma il giudice non ha ancora preso una decisione. Sulla prosecuzione del processo comunque incombe anche il rischio di un contagio Covid, che potrebbe favorire il tycoon: la corte sta attendendo l'esito del test della giurata e degli altri membri.

L'ex presidente nel frattempo non ha risparmiato offese e insulti alla sua accusatrice sul social media Truth ribadendo di «non averla mia incontrata» e che «non è il suo tipo».