Mark Elliot Zuckerberg è nato a White Plains, negli Stati Uniti, il 14 maggio 1984. Informatico di formazione, nel 2004 ha fondato il social network Facebook assieme ad alcuni compagni di università, trasformandolo in un colosso imprenditoriale mondiale.
La paternità dell'idea è stata tuttavia oggetto di una querelle giudiziaria tra Zuckerberg ed alcuni suoi ex compagni di università. La vicenda si è risolta con il versamento di un indennizzo pari a 65 milioni di dollari da parte del numero uno di Facebook.
Figlio di una psichiatra e di un dentista, si è sposato il 19 maggio 2012 a Palo Alto, in California, con Priscilla Chan. Dall'unione è nata una figlia, Maxima.
Facebook ha vissuto una crescita esponenziale, tale da portare Mark Zuckerberg a diventare nel giro di pochi anni uno degli uomini più ricchi del mondo.
Assieme alla moglie ha creato una fondazione, la Chan Zuckerberg Initiative, con il fine di «promuovere l'uguaglianza nella salute, nell'educazione, nella ricerca scientifica e nell'energia». Nel 2016 ha promesso inoltre il versamento di 3 miliardi di dollari, destinati a lottare contro le malattie.
Secondo il magazine americano Forbes, il patrimonio personale dell'imprenditore americano è di decine di miliardi di dollari.
Grazie alla crescita esponenziale del suo social network, Mark Zuckerberg è stato anche scelto come «personaggio dell'anno» dalla prestigiosa rivista statunitense «Time» nel 2010.
Non tutti sanno che Zuckerberg è daltonico. Ma il colore che vede meglio è il blu: proprio quello che ha scelto per il celebre logo di Facebook. Il lancio del social network avvenne all'interno dell'università di Harvard: l'obiettivo era di mettere in contatto gli studenti. Visto il successo, poco dopo il sito venne autorizzato anche in altri atenei, quindi nelle scuole secondarie statunitensi. Infine, fu aperto al grande pubblico.
Il successo di Facebook è stato talmente travolgente da consentire all'azienda di raccogliere immense quantità di dati relativi ai propri utenti. La sicurezza di tali informazioni è stata messa in dubbio alcuni mesi fa, quando è esploso il caso Cambridge Analytica. Quest'ultima, azienda di consulenza per il marketing online, avrebbe prelevato grandi quantità di dati con l'obiettivo di utilizzarli per campagne mirate.
Il sospetto è che la manovra avesse come obiettivo anche quello di incidere sulle elezioni che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca. Il Guardian e il New York Times hanno pubblicato diverse inchieste sul tema, accusado Facebook di aver di fatto reso possibile la fuga delle informazioni sugli utenti, anche se senza un ruolo attivo nella vicenda. E di aver poi tenuto nascosta la questione.
Mark Zuckerberg è stato anche ascoltato dal Congresso degli Stati Uniti: «Mi dispiace», ha affermato il fondatore di Facebook. Ammettendo che «Non basta connettere le persone e dar loro voce: è necessario anche garantire la verità e la sicurezza».
Sulla genesi di Facebook e sulla vita di Zuckerberg è stato anche girato un film, intitolato The Social Network. La pellicola, diretta dal regista David Fincher, è uscita nell'autunno del 2010.
Mark Zuckerberg, dalla nascita dell'impero-Facebook ai mea culpa
Mark Elliot Zuckerberg è nato a White Plains, negli Stati Uniti, il 14 maggio 1984. Informatico di formazione, nel 2004 ha fondato il social network Facebook assieme ad alcuni compagni di università, trasformandolo in un colosso imprenditoriale mondiale.
La paternità dell'idea è stata tuttavia oggetto di una querelle giudiziaria tra Zuckerberg ed alcuni suoi ex compagni di università. La vicenda si è risolta con il versamento di un indennizzo pari a 65 milioni di dollari da parte del numero uno di Facebook.
Figlio di una psichiatra e di un dentista, si è sposato il 19 maggio 2012 a Palo Alto, in California, con Priscilla Chan. Dall'unione è nata una figlia, Maxima.
Facebook ha vissuto una crescita esponenziale, tale da portare Mark Zuckerberg a diventare nel giro di pochi anni uno degli uomini più ricchi del mondo.
Assieme alla moglie ha creato una fondazione, la Chan Zuckerberg Initiative, con il fine di «promuovere l'uguaglianza nella salute, nell'educazione, nella ricerca scientifica e nell'energia». Nel 2016 ha promesso inoltre il versamento di 3 miliardi di dollari, destinati a lottare contro le malattie.
Secondo il magazine americano Forbes, il patrimonio personale dell'imprenditore americano è di decine di miliardi di dollari.
Grazie alla crescita esponenziale del suo social network, Mark Zuckerberg è stato anche scelto come «personaggio dell'anno» dalla prestigiosa rivista statunitense «Time» nel 2010.
Non tutti sanno che Zuckerberg è daltonico. Ma il colore che vede meglio è il blu: proprio quello che ha scelto per il celebre logo di Facebook. Il lancio del social network avvenne all'interno dell'università di Harvard: l'obiettivo era di mettere in contatto gli studenti. Visto il successo, poco dopo il sito venne autorizzato anche in altri atenei, quindi nelle scuole secondarie statunitensi. Infine, fu aperto al grande pubblico.
Il successo di Facebook è stato talmente travolgente da consentire all'azienda di raccogliere immense quantità di dati relativi ai propri utenti. La sicurezza di tali informazioni è stata messa in dubbio alcuni mesi fa, quando è esploso il caso Cambridge Analytica. Quest'ultima, azienda di consulenza per il marketing online, avrebbe prelevato grandi quantità di dati con l'obiettivo di utilizzarli per campagne mirate.
Il sospetto è che la manovra avesse come obiettivo anche quello di incidere sulle elezioni che hanno portato Donald Trump alla Casa Bianca. Il Guardian e il New York Times hanno pubblicato diverse inchieste sul tema, accusado Facebook di aver di fatto reso possibile la fuga delle informazioni sugli utenti, anche se senza un ruolo attivo nella vicenda. E di aver poi tenuto nascosta la questione.
Mark Zuckerberg è stato anche ascoltato dal Congresso degli Stati Uniti: «Mi dispiace», ha affermato il fondatore di Facebook. Ammettendo che «Non basta connettere le persone e dar loro voce: è necessario anche garantire la verità e la sicurezza».
Sulla genesi di Facebook e sulla vita di Zuckerberg è stato anche girato un film, intitolato The Social Network. La pellicola, diretta dal regista David Fincher, è uscita nell'autunno del 2010.
Facebook rischia una multa sino a 5 miliardi di dollari nelle indagini della Federal Trade Commission (Ftc) sulla possibile violazione di un accordo del 2011 a garanzia della privacy degli utenti, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica.
Per questo la compagnia ha iscritto come perdita in bilancio 3 miliardi di dollari, in attesa della conclusione dell'inchiesta. Cambridge Analytica ha avuto accesso a 87 milioni di utenti Fb senza il loro consenso.
La somma impatta negativamente sui risultati del primo trimestre, benché i ricavi siano aumentati annualmente del 26% a 15,08 miliardi di dollari, battendo la stima media degli analisti di 14,98 miliardi di dollari. L'incremento dei ricavi è stato aiutato dalla crescita di Instagram e della spesa pubblicitaria delle aziende.
Crollo del guadagno
Il guadagno netto è però crollato a 2,43 miliardi di dollari, o 85 centesimi per azione da gennaio a marzo, con un calo del 51% rispetto ai 4,99 miliardi di dollari (o 1,69 dollari per azione) di un anno fa. Questo a causa in gran parte dell'accantonamento per la possibile sanzione, che tuttavia non sembra aver preoccupato gli investitori: negli scambi dopo la chiusura di borsa il titolo ha guadagnato quasi il 5% arrivando a 190,89 dollari.
A far scommettere sulla piattaforma è il suo buon andamento, al di là dei recenti scandali. Gli utenti attivi sono aumentati mensilmente dell'8% a 2,38 miliardi, battendo le stime di 2,37 miliardi. Stessa percentuale di crescita per quelli giornalieri. Ciò significa che Facebook non smette di attrarre nuovi 'users' e quindi a restare una piattaforma appetibile anche per inserzionisti e azionisti.
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