Controllo dei media Slovacchia: il presidente filo russo Robert Fico chiude la TV di Stato: «Riaprirà meno critica»

SDA

21.6.2024 - 19:58

La Slovacchia del premier populista di sinistra e filorusso Robert Fico ha compiuto un passo per aumentare il controllo governativo della tv pubblica piazzando un tassello di quello che l'opposizione slovacca considera lo schema classico delle autocrazie: il controllo dei media in stile Orban.

Robert Fico.
Robert Fico.
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Keystone-SDA

Il parlamento di Bratislava, con l'opposizione sull'Aventino per protesta, ha approvato giovedì sera la controversa legge che sostituisce la radiotelevisione pubblica 'Rtvs' con un nuovo ente, chiamato 'Stvr'.

Il direttore dell'emittente sarà eletto da un consiglio di amministrazione composto da nove membri, di cui quattro nominati dal ministero della Cultura e i cinque restanti dal Parlamento.

L'assemblea parlamentare è controllata per oltre la metà (79 deputati su 150) dalla coalizione tripartita di Fico, vincitrice delle elezioni del 30 settembre scorso.

La ministra della Cultura, Martina Simkovicova, ha sostenuto che la «nuova legge migliora le condizioni» per i giornalisti che lavorano nei media pubblici richiedendo loro solo «obiettività».

Insomma una tv pubblica meno critica nei confronti del governo. Secondo il principale partito di opposizione, Slovacchia Progressista (PS), Fico sta invece seguendo uno schema autocratico: «Sottomettere le forze di sicurezza, indebolire il sistema giudiziario e dominare i media», ha detto suo leader, Michal Simecka.

«Ha deciso di dichiarare guerra ai media indipendenti»

«L'entrata in vigore del progetto di legge infliggerebbe un duro colpo alla libertà dei media in Slovacchia, allontanandola dalle norme europee», ha sostenuto l'ong internazionale di difesa dei giornalisti Reporter Senza Frontiere (Rsf).

Fico «ha deciso di dichiarare guerra ai media indipendenti» e, «vista la retorica pro-Cremlino della maggioranza al potere, la nuova televisione e la nuova radio pubbliche rischiano di diffondere propaganda russa», ha avvertito un responsabile regionale di Rsf, Pavol Szalai.

La preparazione del varo della legge era stata accompagnata per settimane da proteste di piazza. Fico, nel riemergere in video dall'attentato che il 15 maggio l'aveva ridotto in fin di vita, accusò in pratica opposizione e media di aver fomentato una campagna d'odio sfociata nei colpi di pistola esplosi contro di lui.

Via libera ai «terrapiattisti»

Il varo definitivo della legge necessita di un sicuro avallo del presidente, Peter Pellegrini, alleato di Fico.

Molti giornalisti, anche di media privati, temono ora «condizioni ungheresi» e di essere costretti a dar voce anche a chi sostiene che la terra è piatta: la maggiore tv privata slovacca ha già dovuto chiudere un seguito talk-show politico perché il conduttore «non voleva piegarsi a direttive».

E oggi hanno manifestato davanti al parlamento di Bratislava.