Morte George Floyd Stati Uniti: non si placano le proteste, sì a un nuovo modello di sicurezza

ATS

8.6.2020 - 07:04

Dopo le marce pacifiche degli scorsi giorni, ieri in serata migliaia di manifestanti sono di nuovo scesi in strada a New York, Washington e in altre città statunitensi ed europee
Dopo le marce pacifiche degli scorsi giorni, ieri in serata migliaia di manifestanti sono di nuovo scesi in strada a New York, Washington e in altre città statunitensi ed europee
Source: KEYSTONE/EPA/SARAH SILBIGER

La maggioranza del consiglio comunale di Minneapolis, la città in cui è morto l'afroamericano George Floyd per mano degli agenti, ha votato per avviare un processo che dovrà portare allo smantellamento del dipartimento di polizia. Non si placano le proteste.

«L'obiettivo è quello di riformarlo e di ricostruire insieme a tutta la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che davvero garantisca la sicurezza di tutti». Dovrebbe inoltre esserci un taglio dei fondi alle forze dell'ordine. Una misura annunciata anche a New York.

Sulla scia delle proteste contro la polizia violenta e della campagna «Defund the Police», il sindaco della Grande Mela Bill de Blasio ha promesso di tagliare una parte dei fondi destinati al New York Police Department e di destinarli ai servizi per i giovani e ai servizi sociali. Una mossa senza precedenti nella città che – ha assicurato de Blasio – sarà attuata nel giro di tre settimane. Il dipartimento di polizia newyorchese ha un budget annuale di 6 miliardi di dollari.

La protesta non si placa, Trump nel mirino

Nel frattempo non si placano le proteste per la morte del cittadino afroamericano: dopo le marce pacifiche degli scorsi giorni, domenica in serata migliaia di manifestanti sono di nuovo scesi in strada a New York e Washington. A Manhattan circa duemila persone si sono radunate a Columbus Circle davanti al Trump International Hotel al grido «Throw him out», cacciatelo via, riferito al presidente Donald Trump.

Nella capitale federale una grande folla si è nuovamente ritrovata davanti alla Casa Bianca, ancora protetta da un muro di recinzioni e barriere. Tra il migliaio di manifestanti c'era anche il senatore repubblicano Mitt Romney, ex candidato alla Casa Bianca. «Bisogna trovare un modo per porre fine all'ingiustizia e alla brutalità e per rassicurare una volta per tutte la gente che la vita dei neri conta, come la vita di tutti», ha dichiarato Romney.

Il senatore, notoriamente un forte critico di Trump, avrebbe fatto sapere – secondo quanto riportato dal New York Times – che a novembre non voterà per il tycoon.

Proteste anche ad Atlanta, mentre a Los Angeles un corteo di manifestanti si è diretto verso il quartier generale della polizia. Gente in strada anche a Minneapolis.

Disordini anche in Europa

Le proteste in piazza si sono ormai estese anche in Europa, dove si sono registrati incidenti e disordini a Bruxelles e Londra.

Domenica sera circa 150 persone sono state fermate a Bruxelles in seguito agli incidenti avvenuti nel tardo pomeriggio tra un gruppo violento di manifestanti e la polizia nel quartiere di Matongè – abitato da molti afro-belgi e non distante dalla zona dove si trovano le istituzioni europee – dopo si era svolta una manifestazione pacifica con circa 10mila partecipanti contro il razzismo e in memoria di George Floyde.

Un centinaio di «casseurs» per diverse ore ha ingaggiato scontri con la polizia e ha preso d'assalto negozi di alcune delle strade più commerciali della città. Il gruppo di violenti ha anche cercato di avvicinarsi al palazzo di giustizia che si trova in un'area limitrofa a Matongè. Le forze dell'ordine hanno cercato di disperdere il gruppo anche con cannoni ad acqua montanti sui mezzi della polizia.

Le autorità locali hanno condannato gli autori delle violenze e in alcuni casi hanno anche criticato la manifestazione pacifica svoltasi senza il rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale imposto per fare fronte alla pandemia.

Londra, imbrattato il memoriale di Churchill

A Londra, durante le proteste di «Black Lives Matter», è stato invece imbrattato il memoriale di Winston Churchill a Westminster. Lo riporta l'Evening Standard.

Ieri nel pomeriggio, mentre migliaia di persone sono tornate a protestare per le vie di Londra contro il razzismo ed in memoria di Floyd, alcuni manifestanti hanno scarabocchiato «era un razzista» sulla statua di Churchill, Primo Ministro britannico durante la seconda guerra mondiale.

A nulla sono valsi i tentativi di coloro che hanno cercato di proteggere la statua che peraltro era stata già deturpata con graffiti verdi durante l'imponente manifestazione contro il razzismo, svoltasi nel 76esimo anniversario del D-Day.

Sui social media è anche comparso un post intitolato «un assaggio del vero Churchill» con un elenco di citazioni attaccate al memoriale.

Biden incontrerà la famiglia Floyd

Il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden sarà nelle prossime ore a Houston, in Texas, per incontrare privatamente la famiglia di Floyd. Lo conferma l'entourage dell'ex vicepresidente Usa.

L'ex vicepresidente registrerà anche un videomessaggio che sarà trasmesso domani durante la cerimonia funebre nella città d'origine di Floyd. L'ex vicepresidente non parteciperà in persona alla cerimonia.

Nella notte si è inoltre aggiunto un nuovo appello dell'ex presidente Barack Obama ai giovani statunitensi a combattere chi fomenta divisioni e diffonde falsità e disinformazione in un periodo in cui gli Usa sono colpiti dalla pandemia e attraversati da proteste e disordini sociali.

L'ex presidente ha lanciato l'appello ai giovani americani che nel 2020 si sono diplomati e laureati nel corso di una cerimonia virtuale su YouTube a cui hanno partecipato 70 personalità della politica, della cultura e dello spettacolo tra cui Beyoncé, Lady Gaga e Michelle Obama.

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