Caso Polonia Fonti UE: «Non c'è una chiara linea per agire contro Varsavia»

SDA

22.10.2021 - 12:46

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki (foto d'archivio)
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki (foto d'archivio)
Keystone

Alla discussione dei leader Ue sullo stato di diritto in Polonia, non è emerso un chiaro sostegno per un'azione della Commissione europea contro Varsavia, secondo quanto spiegano fonti diplomatiche europee.

A difendere Varsavia, oltre all'Ungheria è scesa in campo anche la Lituania.

A spingere per andare avanti con l'articolo 7, è stato in particolare il premier olandese, Mark Rutte. Mentre Germania, Francia e Italia, secondo le stesse fonti, hanno premuto sul tasto del dialogo, mostrandosi 'reticenti' sull'ipotesi di un'azione. Tra gli altri capi leader, è emerso sostegno ad agire, ma almeno cinque vengono descritti tentennanti.

Il dibattito dei leader Ue sullo stato di diritto, secondo quanto riportano altre fonti Ue, si è svolto in «un'atmosfera serena», con un «approccio costruttivo», ed è stata un'occasione per «identificare» meglio le difficoltà. Il presidente del Consiglio europeo ha concluso che «il dialogo politico deve continuare, al fine di trovare soluzioni».