Francia Macron esclude un governo di unità nazionale

SDA

22.6.2022 - 20:51

Mercoledì sera il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto al paese per la prima volta dopo la sconfitta alle legislative di domenica.
Mercoledì sera il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto al paese per la prima volta dopo la sconfitta alle legislative di domenica.
Keystone

Dalle consultazioni con i leader dei partiti, il presidente francese Emmanuel Macron ha tratto la conclusione che «al momento è escluso un governo di unità nazionale».

22.6.2022 - 20:51

La «maggior parte» dei partiti non è d'accordo, secondo quanto ha annunciato in diretta tv dall'Eliseo il presidente rivolgendosi al paese per la prima volta dopo la sconfitta alle legislative di domenica. La strada è «la ricerca di una maggioranza più ampia e più chiara per agire».

«Dobbiamo tutti insieme imparare a governare e legiferare in modo diverso», ha affermato Macron. «Costruire compromessi nuovi nel dialogo, nell'ascolto, nel rispetto – ha detto il presidente – è quello che voi avete voluto e io ne prendo atto».

«Ho fiducia nello spirito di responsabilità di tutti», ha aggiunto invocando la necessità di «costruire dei compromessi» con le altre forze politiche dopo che la coalizione presidenziale ha perso la maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale.

Un nuovo metodo

Nel messaggio di mercoledì sera in tv, Macron ha fatto riferimento sia a un «patto di coalizione sia alla ricerca di maggioranze caso per caso». Un «nuovo metodo», una «nuova configurazione», ha detto, che bisognerà cominciare a «costruire» al suo ritorno dal vertice europeo di Bruxelles.

Subito dopo il discorso del presidente, il leader della France Insoumise Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato che «la prima ministra Elisabeth Borne deve chiedere la fiducia all'Assemblea Nazionale».

«Nulla deve permettere di passare dinanzi all'esigenza della democrazia. La prima ministra deve sollecitare la fiducia dell'Assemblea e se non la ottiene deve dimettersi», ha avvertito il tribuno della gauche, osservando che attualmente «l'esecutivo è debole ma l'Assemblea Nazionale è forte».

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