Francia Francia, Macron: «Candidatura? Non nel picco della pandemia e della crisi Ucraina»

SDA

2.2.2022 - 09:23

Il presidente francese Emmanuel Macron non ha ancora confermato ufficialmente la sua candidatura alle presidenziali
Il presidente francese Emmanuel Macron non ha ancora confermato ufficialmente la sua candidatura alle presidenziali
Keystone

Emmanuel Macron ha affermato che, prima di dichiararsi candidato alle presidenziali, vuole prima aspettare che siano passate «la fase acuta dell'epidemia e il picco della crisi geopolitica» in Ucraina.

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Il presidente francese ha poi aggiunto di sperare di alleggerire le restrizioni per la scuola dopo le vacanze di febbraio.

«Ho già detto – ha dichiarato il presidente francese rispondendo in un'intervista al quotidiano locale La Voix du Nord – quello che pensavo dei progetti, dell'entusiasmo e dell'amore che ho per il nostro Paese».

«Ma – ha aggiunto – ho prima l'ossessione che la fase acuta dell'epidemia e del picco della crisi geopolitica attuale siano alle nostre spalle. Non posso ragionevolmente spiegare ai francesi che mi dedico a questo momento democratico importante mentre ho detto loro che sarò presidente fino all'ultimo e che abbiamo una crisi alla frontiera ucraina che minaccia la nostra sicurezza collettiva».

Sulla crisi ucraina in particolare ha detto che «è possibile» che si rechi «venerdì in Germania per la seconda volta in 10 giorni per un vertice con il cancelliere tedesco e il presidente polacco. E prenderò altre iniziative».

«Vladimir Putin e gli americani stessi – ha continuato – ritengono che i prossimi giorni siano giorni di un'estrema incandescenza», «le ore che stiamo vivendo sono decisive per la sicurezza di tutta la regione».

Quanto alla pandemia, il capo dello Stato francese ha detto di sperare che venga confermato il calo dell'epidemia di Covid-19, tanto da consentire l'alleggerimento delle restrizioni sanitarie al ritorno dalle vacanze di febbraio. Per il momento, «da diversi giorni – ha affermato – abbiamo un calo del tasso di incidenza. Dunque, la tappa del 2 febbraio (la fine dei limiti di presenza nei siti che accolgono pubblico e del telelavoro obbligatorio) è confermata».