FranciaTestimone nel processo sui sondaggi dell'Eliseo, Sarkozy non risponde ai giudici
SDA
3.11.2021 - 07:31
Convocato in qualità di testimone nel processo sui sondaggi dell'Eliseo, l'ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, non ha risposto alle domande dei giudici invocando il principio della separazione dei poteri.
Keystone-SDA
03.11.2021, 07:31
03.11.2021, 09:35
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Sarkozy si è presentato ieri ottemperando alla convocazione del tribunale parigino ed ha lasciato l'aula pochi minuti dopo. L'ex capo dello Stato ha dichiarato: «ho appreso dalla stampa che avevate disposto un mandato di comparizione per costringermi con la forza pubblica a testimoniare. Dal mio punto di vista, questa decisione non è costituzionale e soprattutto è totalmente sproporzionata».
In un primo tempo, Sarkozy si era rifiutato di presentarsi all'udienza, ma il tribunale aveva successivamente disposto la sua convocazione come testimone ritenendo la sua audizione «necessaria alla manifestazione della verità».
«C'è un principio essenziale delle democrazie – ha continuato Sarkozy – che si chiama separazione dei poteri e come presidente della Repubblica, non devo rendere conto dell'organizzazione del mio gabinetto o del modo in cui ho esercitato il mio mandato».
Interrogato dal magistrato, Sarkozy ha risposto che è suo «dovere» non rispondere»: «forse non sono stato molto chiaro – ha sottolineato – non è una scelta, è un dovere. Non si tratta né di ribellione né di mancanza di rispetto. Se rispondessi alle vostre domande, la separazione dei poteri non esisterebbe più».
Lo scandalo dei sondaggi ha messo in luce le numerosissime indagini d'opinione pagate dall'Eliseo sulla popolarità del presidente, sulle sue riforme o su temi d'attualità durante il mandato di Sarkozy (2007-2012), ma anche su suoi rivali politici o sull'immagine della consorte, Carla Bruni.
Il tribunale esamina la fondatezza dei sospetti di favoritismo e storno di fondi pubblici riguardo alcuni contratti conclusi dall'Eliseo, senza pubblicità né gara.