Epidemia GB: primi ritorni al lavoro, metro s'affolla

ATS

13.5.2020 - 15:00

La riapertura di alcuni settori dell'economia britannica si è tradotta in un incremento dell'affluenza nei trasporti pubblici, malgrado la raccomandazione di evitarne l'uso «per quanto possibile».
La riapertura di alcuni settori dell'economia britannica si è tradotta in un incremento dell'affluenza nei trasporti pubblici, malgrado la raccomandazione di evitarne l'uso «per quanto possibile».
Source: Keystone/EPA/ANDY RAIN

È scattata oggi la riapertura di alcuni settori dell'economia britannica – dall'edilizia a parte dell'industria manifatturiera – a un parziale ritorno al lavoro, consentito fra le limitate modifiche del lockdown annunciate in questi giorni dal premier Boris Johnson.

La road map rinvia infatti in larga misura la Fase 2 dell'emergenza coronavirus a non prima dei prossimi due mesi.

I segnali oggi sono di un nuovo incremento dell'affluenza nei trasporti pubblici, malgrado la raccomandazione di Johnson di evitarne l'uso «per quanto possibile», con scarso distanziamento – specialmente nella metropolitana di Londra e sui bus nelle ore di punta – e con tanti senza la mascherina adesso prescritta.

Un clima che ha indotto il ministro dei trasporti, Grant Shapps, ad appellarsi a continuare a usare al minimo metro, bus o treni perché è ancora «una situazione di vita o di morte».

Il ritorno al lavoro di alcuni britannici si accompagna comunque alla decisione odierna del governo Tory, anticipata dal «Times», di autorizzare anche una qualche ripartenza al cruciale mercato immobiliare del Regno, con la possibilità di far visitare le proprietà a compratori e inquilini e di traslocare, seppure nel rispetto delle distanze fra le persone.

Mentre di sfondo pesano i dati sulla recessione del primo trimestre 2020, trascinata dal crollo di marzo legato alle prime restrizioni della pandemia, col calo del 2% del Pil: meno del 2,6% stimato, ma già il peggiore dalla crisi globale del 2008.

Tornare alla home page