Gran Bretagna Truss guadagna terreno su Sunak fra gli iscritti Tory

SDA

25.7.2022 - 14:48

La ministra degli esteri britannica  Liz Truss (a destra) e Rishi Sunak, ex Cancelliere dello Scacchiere (foto d'archivio)
La ministra degli esteri britannica Liz Truss (a destra) e Rishi Sunak, ex Cancelliere dello Scacchiere (foto d'archivio)
Keystone

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss inizia a prendere un ampio vantaggio nei sondaggi fra gli iscritti Tory per la corsa alla leadership del partito conservatore e alla poltrona di primo ministro del Regno Unito rispetto all'avversario Rishi Sunak.

È quanto emerge dalle rilevazioni degli ultimi giorni compiute tra i membri della compagine Tory: il loro voto sarà determinante per decidere chi guiderà il Paese a partire dal 5 settembre.

Truss è forte del sostegno di buona parte della destra interna e degli orfani più oltranzisti del premier uscente Boris Johnson.

Dall'altra parte, Sunak, ex Cancelliere dello Scacchiere, cerca di rimontare e punta sullo scontro diretto con la responsabile del Foreign Office, e quindi sui dibattiti televisivi, a partire da quello di stasera, il primo a due, in programma sulla Bbc.

L'ex ministro del Tesoro risulta però più popolare della rivale nel bacino più vasto dell'elettorato britannico generale che dovrà decidere il risultato non di questa competizione ma delle future elezioni politiche nazionali.

Ancora prima del confronto i due contendenti si sono accusati reciprocamente di aver mostrato in passato una linea soft nei rapporti con la Cina. Questo non fa che acuire gli scontri e le lacerazioni intestine al partito di maggioranza emerse in tutta la loro forza con le dimissioni di Johnson.

Intanto però il ministro dell'Istruzione James Cleverly, sostenitore di Truss, non esclude addirittura un ruolo di governo per Boris Johnson in caso di vittoria dell'attuale ministra. Mentre il leader laburista Keir Starmer da Liverpool prende di mira le divisioni in casa Tory, liquidando peraltro le ricette economiche di entrambi i contendenti come residui datati di un «thatcherismo in maschera».