Ben Wallace è stato confermato ancora una volta come ministro della Difesa britannico, conservando il suo incarico assunto nel 2019, mentre ritorna alla guida degli Interni Suella Braverman, falco anti-immigrazione, che si era dimessa il 19 ottobre. Si va così delineando il nuovo governo britannico del premier conservatore Rishi Sunak.
25.10.2022, 20:23
25.10.2022, 20:26
SDA
Intanto Nadhim Zahawi ha assunto il ruolo di ministro senza portafoglio, che gli permette di prendere parte al consiglio dei ministri, ed è diventato il nuovo presidente del partito conservatore col compito di riunirlo.
Zahawi nel precedente governo era ministro titolare del ducato di Lancaster e sotto Boris Johnson era stato cancelliere dello Scacchiere per qualche mese al fine di gestire l'ordinaria amministrazione fino all'avvento del governo Truss.
L'incarico di titolare del ducato di Lancaster – un ministro senza portafoglio – è stato invece assegnato a Oliver Dowden, ex presidente dei Tory. Sunak sta agendo in modo rapido e trasversale, con nomine dei posti chiave arrivate velocemente. Nelle sue scelte spazia dai johnsoniani ai brexiteer di destra, ai moderati e perfino a qualche lealista della ex premier Truss, puntando così a rappresentare tutte le anime del partito di maggioranza.
Sunak punta sulla continuità
Il nuovo primo ministro Tory ha puntato su una certa continuità, in particolare nei posti chiave, confermando Penny Mordaunt come Leader of the House (equivalente al ministro per i rapporti con il Parlamento).
Proprio lei ieri dopo il ritiro dalla corsa alla leadership conservatrice si era riallineata con Sunak sperando in una poltrona di peso nella compagine del nuovo governo.
Restano al loro posto la ministra del Commercio Estero Kemi Badenoch, considerata un astro nascente della nuova destra Tory e ora con anche l'incarico per le Pari opportunità, e quella della Cultura, Michelle Donelan. Anche Chris Heaton-Harris rimane ministro per l'Irlanda del Nord e Alister Jack per la Scozia.
Recuperati importanti ex johnsoniani
Il neo premier nel tentativo di riunificare il partito ha recuperato figure importanti di ex johnsoniani, oltre a quella di Dominic Raab nuovo vicepremier, anche Dowden, che come ministro titolare del ducato di Lancaster ottiene uno dei cinque ruoli senior nel consiglio di gabinetto.
E diventa ministro-capogruppo (chief whip) Simon Hart, che era stato titolare del dicastero per il Galles sotto Johnson. Un fedelissimo di Sunak, Grant Shapps, conquista l'incarico di ministro per le Attività produttive dopo aver ricoperto per alcuni giorni quello di ministro degli Interni in seguito alle dimissioni di Braverman, tornata oggi alla guida dell'Home Office.
Michael Gove al vertice del ministero per il Levelling Up
Non solo, Sunak rimette il veterano Tory Michael Gove al vertice del ministero per il Levelling Up (il rilancio delle aree più depresse), incarico che aveva ricoperto nel governo Johnson sino allo scorso luglio. Il premier tiene anche nel suo team Therese Coffey, amica e alleata di Truss, che diventa ministra dell'Ambiente dopo essere stata vicepremier e titolare della Sanità: quest'ultimo incarico è stato assegnato a Steve Barclay, ex johnsoniano poi diventato sostenitore di Sunak che era stato ministro per la Brexit nel governo May. Diventa ministro del Lavoro Mel Stride, che come presidente della commissione Tesoro dei Comuni è stato molto critico della gestione economica di Truss, mentre Gillian Keegan viene promossa da sottosegretaria degli Esteri a ministra dell'Istruzione.