Crisi politica Raduno notturno pro UE in Georgia, arrestati 63 manifestanti

SDA

1.5.2024 - 13:02

La Georgia è in preda a proteste antigovernative dal 9 aprile, dopo che il partito al potere, "Sogno georgiano", ha reintrodotto un disegno di legge visto come contrario alle aspirazioni di Tbilisi di entrare a far parte dell'Unione europea.
La Georgia è in preda a proteste antigovernative dal 9 aprile, dopo che il partito al potere, "Sogno georgiano", ha reintrodotto un disegno di legge visto come contrario alle aspirazioni di Tbilisi di entrare a far parte dell'Unione europea.
Keystone

In Georgia le forze dell'ordine hanno arrestato 63 manifestanti durante un raduno notturno, dopo che la polizia ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro migliaia di manifestanti pro Ue.

1.5.2024 - 13:02

Questi si oppongono a una controversa legge sull'"influenza straniera» che i critici ritengono simile alla legge russa usata contro l'opposizione.

Il paese caucasico è in preda a proteste antigovernative dal 9 aprile, dopo che il partito al potere, «Sogno georgiano», ha reintrodotto il disegno di legge, visto come contrario alle aspirazioni di Tbilisi di entrare a far parte dell'Unione europea (Ue).

La polizia antisommossa ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti. Diversi giornalisti sono stati presi di mira, tra cui un fotografo dell'agenzia di stampa France-Presse (Afp), che è stato colpito con un manganello nonostante fosse chiaramente identificato come reporter.

Il deputato Levan Khabeishvili, presidente del Movimento nazionale unito dell'ex presidente incarcerato Mikheïl Saakachvili, il principale partito di opposizione, è stato pesantemente picchiato e ha dovuto essere curato. Le televisioni locali hanno trasmesso immagini che mostrano il suo volto sfregiato dai colpi.

Il ministero degli interni ha dichiarato che la polizia ha fatto un uso «legittimo» della forza perché la manifestazione era «diventata violenta» e ha affermato che 63 persone sono state arrestate per aver «disobbedito alla polizia» e aver commesso atti di violenza.

SDA