Medio Oriente Gerusalemme: tensioni per i lavori in un cimitero islamico

SDA

27.10.2021 - 16:57

Destano grande fermento fra i palestinesi di Gerusalemme Est lavori intrapresi dal municipio nell'area dello storico cimitero musulmano di al-Yusufiya, adiacente alla Porta dei Leoni sul lato orientale delle mura della Città Vecchia.
Destano grande fermento fra i palestinesi di Gerusalemme Est lavori intrapresi dal municipio nell'area dello storico cimitero musulmano di al-Yusufiya, adiacente alla Porta dei Leoni sul lato orientale delle mura della Città Vecchia.
Keystone

Destano grande fermento fra i palestinesi di Gerusalemme Est lavori intrapresi dal Municipio nell'area dello storico cimitero musulmano di al-Yusufiya, adiacente alla Porta dei Leoni sul lato orientale delle mura della Città Vecchia.

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La agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa ha denunciato che nel corso di questi lavori – ordinati per realizzare un nuovo tratto di un percorso turistico sviluppato attorno alle mura – «negli ultimi giorni le autorità israeliane hanno demolito parte del cimitero e hanno portato alla luce resti umani sepolti in un settore dove riposavano i resti di soldati giordani uccisi nel 1967».

La agenzia ha anche denunciato che il terreno è stato poi recintato per allontanare il pubblico. Ieri sul web si erano diffuse le immagini di una donna anziana, Ala Nababta, aggrappata disperatamente alla tomba del figlio, quando è stata allontanata a forza da un ufficiale e da una agente della polizia israeliana mentre nelle vicinanze operavano ruspe israeliane.

Un portavoce della «Autorità israeliana per i parchi e la natura» (Ratag) ha replicato che i lavori si svolgono in un «un terreno pubblico, all'interno di quello che è stato definito «Parco nazionale». Il municipio di Gerusalemme ha aggiunto che i lavori «hanno ottenuto tutti i permessi» e sono condotti «con la massima sensibilità. Il loro fine – ha precisato – è migliorare la qualità di vita di tutti gli abitanti».

Da parte palestinese si afferma invece che Israele tenta di «giudeizzare la città, cancellando le tracce del suo passato islamico».