Venezuela Guaidó, farsa elettorale governo sconfitta

ATS

9.10.2020 - 09:08

Il leader oppositore autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó (foto d'archivio)
Il leader oppositore autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/EPA JUAN GUAIDO

Il leader oppositore autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, ha assicurato che «la farsa elettorale» organizzata dal governo per rinnovare l'Assemblea nazionale il 6 dicembre «è già sconfitta».

Ha poi rivolto un appello ai venezuelani a mantenere «la resistenza» e la protesta per salvare la democrazia.

In una manifestazione ieri a Caracas del partito Acción Democrática (Ad) di rigetto delle elezioni di dicembre e di sostegno alla consultazione popolare proposta dall'opposizione, Guaidó ha sottolineato che «la mobilitazione e la protesta sono essenziali per la democrazia, e per questo mi rivolgo a voi maggioranza, affinché cerchiate ogni venezuelano per convincerlo a respingere il processo elettorale fraudolento del 6 dicembre».

Il leader oppositore, ha poi ribadito che quel processo elettorale è già sconfitto «politicamente, internazionalmente e diplomaticamente», perché non rispetta le condizioni minime che ne facciano un appuntamento trasparente. Fra le condizioni necessarie per l'affidabilità del voto, ha spiegato, c'è che sia il Parlamento a designare il Consiglio nazionale elettorale e non il Tribunale supremo di giustizia, come invece è avvenuto.

«Oggi – ha detto – quel processo è già sconfitto, e il gruppo che sostiene la dittatura sa che non gli servirà a nulla». Sanno, ha insistito, che «l'unica possibilità è un governo di emergenza nazionale ed il rispetto della Costituzione».

Infine Guaidó ha difeso la consultazione da lui proposta e approvata all'inizio di ottobre da 37 partiti politici e oltre 100 associazioni civili. Ha assicurato di capire le critiche che gli vengono rivolte perché è «un servitore pubblico» obbligato a «dare risposte», ma ha chiesto di non criticare il referendum popolare che è «fondamentale per il Venezuela».

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