Hong KongDalla Cina sanzioni a cittadini ed entità statunitensi
SDA
23.7.2021 - 20:29
La Cina ha imposto sanzioni a cittadini ed entità statunitensi, tra cui l'ex segretario al Commercio Wilbur Ross, in risposta alle misure americane contro funzionari cinesi per la stretta di Pechino su Hong Kong.
Keystone-SDA
23.07.2021, 20:29
23.07.2021, 20:40
SDA
Le sanzioni reciproche sono state decise in linea con la nuova legge cinese sulle Sanzioni anti-straniere, approvata a giugno e sono anche una risposta al recente avvertimento degli Stati Uniti alle aziende sui rischi di fare affari nell'ex colonia britannica.
La mossa, annunciata in serata dal ministero degli Esteri, è maturata a meno di 48 ore dall'arrivo del vice segretario di Stato americano Wendy Sherman.
Oltre a Ross, tra i volti più noti dell'aspra guerra commerciale dell'ex presidente Donald Trump alla Cina, l'elenco include Carolyn Bartholomew, a capo della Commissione di revisione della sicurezza economica Usa-Cina, Jonathan Stivers, ex direttore del personale della Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina, e Sophie Richardson, direttore per la Cina di Human Rights Watch.
Nel mirino sono finiti anche Do-yun Kim del National Democratic Institute for International Affairs, Adam Joseph King, senior program manager dell' International Republican Institute e dell'Hong Kong Democratic Council.
«Vorrei sottolineare ancora una volta che Hong Kong è una regione amministrativa speciale della Cina e i suoi affari sono parte integrante degli affari interni della Cina», ha rimarcato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian. «Qualsiasi tentativo da parte di forze esterne di interferire negli affari della Cina sarebbero inutili come una formica che cerca di scuotere un grande albero». Pechino, inoltre, «si oppone con forza e condanna» l'avvertimento che l'Hong Kong Business Advisory ha emesso la scorsa settimana, sollecitando le aziende statunitensi a valutare i diversi rischi posti dalla vasta legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina a Hong Kong.
«Questi atti violano gravemente il diritto internazionale e le norme di base che regolano le relazioni internazionali e interferiscono gravemente negli affari interni della Cina», ha rincarato Zhao.