Il più alto inviato cinese a Hong Kong, Wang Zhimin, ha condannato gli atti vandalici compiuti fino a tarda notte dai manifestanti antigovernativi contro la sede ufficiale del governo centrale.
Muri esterni e stendardo sono stati imbrattati con graffiti e lancio di uova e di palloncini con inchiostro. Un insulto «contro tutto il popolo cinese. Questi atti hanno gravemente danneggiato lo spirito di stato di diritto molto apprezzato di Hong Kong e i sentimenti di tutti i cinesi, compresi sette milioni di connazionali di Hong Kong», ha detto Wang.
Wang, parlando con i media, ha espresso la sua «più forte condanna» per gli eventi accaduti nella notte e il suo pieno sostegno al governo di Hong Kong per assicurare i rivoltosi alla giustizia.
Quello di ieri è stato il primo atto di protesta su vasta scala dinanzi alla presenza del governo centrale nell'ex colonia britannica da quando sono iniziate le manifestazioni a giugno contro la legge sulle estradizioni in Cina, peraltro ora congelata, vista come una limitazione dell'autonomia di Hong Kong a favore della maggiore ingerenza di Pechino.
Nella notte, centinaia di persone, in prevalenza ragazzi, hanno occupato a volto coperto le strade intorno all'edificio, costruendo barriere in un chiaro messaggio contro il potere di Pechino.
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