Così vedono la crisi climaticaI giovani super ricchi: «Io sono felice, di tutti gli altri non me ne frega un c***o»
gbi
18.7.2023
I jet privati sono il modo migliore per viaggiare: questo è quello che dice chi può permetterselo. Le critiche degli ambientalisti lasciano indifferenti molti ricchi, che vogliono vivere all'eccesso. Ma c'è anche chi ci ripensa.
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18.07.2023, 11:57
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I jet privati sono una spina nel fianco dei gruppi per la protezione ambientale: con il loro utilizzo i ricchi distruggono spietatamente l'ambiente. Questa è la critica di Greenpeace.
Ma i giovani ricchi non vogliono che i loro aerei privati vadano in tilt. Lo dimostra un nuovo documentario di YouTube che ha accompagnato molti di questi jetsetter.
«Io vivo la mia vita, io sono felice, di tutti gli altri non me ne frega un c***o», dice il giovane imprenditore Theo Stratmann.
Greenpeace si rifugia nell'umorismo macabro: mentre il mondo suda per le temperature da record, i proprietari di jet privati farebbero affidamento sul proprio mezzo di lusso per un volo di appena dieci minuti.
L'organizzazione ambientalista si è lamentata in un post su Instagram, guarnito dal meme ormai diventato virale di un uomo (Bill Hader estratto da uno sketch del Saturday Night Live sulle note della canzone «Makeba» di Jain, ndt) che si mostra in una danza tra il gioioso, cinico e ingenuo.
Greenpeace si è a lungo scagliata contro gli aerei privati, che immetterebbero nell'atmosfera una quantità di CO2 dieci volte superiore a persona rispetto a un volo di linea. Per gli ambientalisti, questo è un simbolo di come i super ricchi stiano irresponsabilmente rovinando il pianeta con i loro stili di vita stravaganti.
Meglio vivere all'eccesso che manifestare
Uno che vede le cose in modo molto diverso è Theo Stratmann. Il 18enne crede che se fai di più, puoi anche emettere più gas serra nell'atmosfera. E comunque, il cambiamento climatico è inarrestabile. «Ecco perché preferisco vivere all'eccesso, piuttosto che incollarmi alla strada». Il giovane autoproclamatosi imprenditore e gli attivisti climatici vivono in mondi completamente diversi.
Durante una serata di festa in una discoteca esclusiva, dice alla troupe che la crisi climatica non è un problema nella sua cerchia di amici. «Io vivo la mia vita, io sono felice, di tutti gli altri non me ne frega un c***o». Nessuno vuole ammetterlo, «ma in realtà è così».
Anche Can Mandir non vede alcun problema nel godersi i viaggi in aereo privato: «A uno piace guidare un'auto sportiva nel fine settimana, io noleggio un jet privato», dice il 23enne, che afferma di aver fatto i suoi soldi nel commercio online.
Stratmann e Mandir sono due dei protagonisti del nuovo documentario (in tedesco) di STRG_F, la rete social media di ARD e ZDF, che è stato caricato su YouTube di recente. Il titolo: «Privatjets, Yachten, Kaviar: Wie beeinflussen Superreiche das Klima?» («Jet privati, yacht, caviale: come influiscono i super ricchi sul clima?», ndt).
«Non così in chiaro» sulle questioni ambientali
Quanto cherosene usa il suo jet privato, che ha noleggiato per il volo da Hannover a Nizza? Mandir non lo sa. Ma «nemmeno lui era così in chiaro su questo».
Ma l'ambiente non gli è totalmente indifferente, insiste il giovane imprenditore: non getta una lattina vuota dal finestrino dell'auto, ma obbedientemente «nella pattumiera». Tuttavia, non vuole fare a meno degli aerei privati: spetta a lui decidere dove e quando andare, e senza ritardi. «Non c'è niente di meglio».
Mandir non è solo: secondo uno studio di Greenpeace, il numero di voli di jet privati in Europa è aumentato del 64% nel 2022 rispetto all'anno precedente. Nella sola Svizzera, i velivoli privati avrebbero emesso 166.000 tonnellate di CO2, la stessa quantità prodotta da circa 38.000 residenti in un anno, lamenta l'ONG.
Ma ci sono anche persone ricche che la pensano diversamente: per esempio Stephen Prince. È un membro dei Patriotic Millionaires – un'organizzazione di ricchi americani che si battono per una tassazione più alta – e ha regalato il suo Cessna 650 Citation III privato. Per l'ambiente.
Grazie alla sua preferenza per i viaggi in aerei privati, ha senz'altro ignorato le terribili conseguenze che sta causando all'ambiente e alle generazioni future, ha detto Prince alla CNN. Per lui è chiaro: «Devo cambiare. Non posso proprio andare avanti così».
L'odio per i voli di linea
I vantaggi di un aereo privato sono indiscussi, concorda Prince. «È assolutamente il modo migliore per viaggiare». Tuttavia, adesso tornerà ai voli di linea, anche se «li odia», afferma Prince.
Anche se: non è così severo nel rinunciare ai jet privati. Sebbene venda il suo aereo, se necessario può noleggiarne uno da un amico.
Questo però è un velivolo molto più piccolo del suo Cessna e che consuma solo un quarto del cherosene. Userà questo aereo privato solo due o tre volte l'anno per volare in Nebraska, a caccia di fagiani.