Guerra Un diplomatico svizzero: «I russi possono informarsi sull'invasione in Ucraina»

mp, ats

4.7.2022 - 08:31

Secondo il diplomatico svizzero Yves Rossier, non bisogna credere a tutto ciò che viene detto sulla Russia in Occidente
Secondo il diplomatico svizzero Yves Rossier, non bisogna credere a tutto ciò che viene detto sulla Russia in Occidente
Keystone

I russi possono informarsi autonomamente sull'invasione del loro esercito in Ucraina, nonostante la propaganda del Cremlino. Lo afferma l'ex ambasciatore svizzero a Mosca, Yves Rossier, che si è recato nella capitale russa ad inizio giugno.

4.7.2022 - 08:31

L'ambiente era «pesante e fosco», spiega il diplomatico in un'intervista pubblicata oggi dai giornali del gruppo CH-Media. «Mi hanno detto che non dovevamo credere a tutto ciò che si racconta in Occidente. E penso che sia vero», aggiunge Rossier.

Quest'ultimo dice di non percepito un patriottismo guerrafondaio durante la sua recente visita a Mosca. «Non ho visto nemmeno una sola 'Z'», la lettera utilizzata dai soldati russi sui loro veicoli in Ucraina.

Se l'Occidente e l'Ucraina hanno commesso degli errori, tuttavia «la responsabilità della guerra incombe unicamente alla Russia. Questo è chiaro», sottolinea l'ex ambasciatore a Mosca. Ma la Russia ha voluto far parte della NATO e dell'UE, assicura. «Si tratta di occasioni mancate».

Lettura errata sul Maidan

Inoltre, non bisogna dimenticare il punto di vista occidentale sulle manifestazioni di piazza Maidan nel 2014, aggiunge Rossier. «Qui, la lettura dell'Occidente è stata davvero errata». Non si trattava di una rivolta contro un autocrate, ma quasi di una guerra civile, rileva. L'Ucraina è allora stata costretta a scegliere tra l'Occidente e la Russia. «Tali avvenimenti distruggono un Paese».

L'Ucraina, dal canto suo, è responsabile della non applicazione degli accordi di Minsk dopo l'annessione della Crimea, secondo il diplomatico svizzero. Ma ciò non giustifica un attacco militare contro un altro Paese, ammette Rossier.

Durante il suo mandato a Mosca l'ambasciatore elvetico ha incontrato più volte il presidente russo Vladimir Putin. «Le due o tre volte che ho potuto discutere con lui, mi ha ascoltato e ha risposto ai miei quesiti». Le riunioni sono state «molto piacevoli».

mp, ats