Guerra in Medio OrienteIl CICR in contatto con Hamas per il rilascio di ostaggi
daoe, ats
12.10.2023 - 09:26
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) è in contatto con Hamas e le autorità israeliane per favorire la liberazione degli ostaggi che si trovano attualmente nella Striscia di Gaza.
Keystone-SDA, daoe, ats
12.10.2023, 09:26
12.10.2023, 10:07
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Lo ha dichiarato lo stesso CICR in un comunicato odierno, esortando «entrambe le parti coinvolte a ridurre le sofferenze dei civili». Il direttore regionale del Comitato per il Vicino e il Medio Oriente, Fabrizio Carboni, ha sottolineato che «in qualità di intermediario neutrale, siamo pronti a effettuare visite a scopo umanitario, a facilitare la comunicazione tra gli ostaggi e i membri delle loro famiglie e a favorire un eventuale loro rilascio».
La presa di ostaggi è proibita dal diritto umanitario internazionale e qualsiasi persona detenuta deve essere liberata immediatamente, ha affermato Carboni. Decine di israeliani e stranieri, sia soldati che civili, oltre che bambini e donne, sono stati catturati da Hamas e postati con la forza nella Striscia di Gaza a seguito della violenta incursione nel territorio dello Stato ebraico.
Le autorità israeliane per ora contano 150 ostaggi, mentre centinaia di persone risultano ancora disperse e, al momento, non sussistono ancora notizie ufficiali sul rilascio di eventuali prigionieri. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avviato negoziati con Hamas per ottenere il loro rilascio, hanno dichiarato ieri sera all'agenzia di stampa AFP fonti ufficiali.
Il CICR si è inoltre detto preoccupato per la sorte dei civili all'interno della Striscia, in balia della rappresaglia bellica delle forze armate israeliane. Da sabato, il conflitto ha già mietuto migliaia di vittime.
Ora che lo Stato ebraico ha «staccato la corrente» a Gaza, anche i nosocomi rischiano di essere a corto di elettricità, mettendo in pericolo neonati, bambini, pazienti anziani e con malattie croniche, afferma il funzionario, che conclude: «Senza elettricità, gli ospedali rischiano di diventare obitori».