Usa 2020 Il triste rientro di Trump da Tulsa

ATS

22.6.2020 - 08:21

Donald Trump rientra alla Casa Bianca dopo il comizio di Tulsa
Donald Trump rientra alla Casa Bianca dopo il comizio di Tulsa
Source: KEYSTONE/AP/Patrick Semansky

Camicia sbottonata, cravatta rossa slacciata, sguardo affranto: le immagini in tv e sui social di Donald Trump che sbarca dall'elicottero Marine One alla Casa Bianca sembrano raccontare la stanchezza ma anche la delusione del presidente dopo il comizio flop a Tulsa.

Il tycoon scende la scaletta con in mano il cappellino rosso della campagna elettorale e con un'aria afflitta. Mentre procede verso la sua residenza fa un breve cenno di saluto, alza il pollice ma appare evidentemente contrariato. Non si erano mai viste immagini così, di un Trump abbattuto.

Del resto quello che doveva essere un bagno di folla è stato una doccia fredda, la prima nei comizi di Trump.

Solo 6200 partecipanti al comizio

Solo meno di 6'200 persone hanno infatti partecipato al comizio di Donald Trump a Tulsa. Lo riferisce la CNN citando il dipartimento dei vigili del fuoco locale, che ha monitorato la folla al Bok Center, l'arena indoor da 19'000 posti sede dell'evento, le cui gradinate sono rimaste vuote.

La campagna del tycoon ha contestato la cifra, sostenendo che 12'000 persone sono passate attraverso i metal detector.

Paura del contagio o crollo di popolarità?

«Maga Less Mega», cioè Make America Great Again, il fortunato slogan elettorale del presidente, è meno grande.

Persino il titolo di un sito conservatore come Drudgereport evidenzia con sarcasmo il flop di pubblico al comizio di Tulsa, dove Donald Trump sperava di tornare ai consueti bagni di folla straripante sfidando dopo oltre tre mesi una pandemia di coronavirus ancora allarmante.

Ora si tratta di capire se l'insuccesso, peraltro in Oklahoma, uno Stato saldamente repubblicano vinto a man bassa nel 2016 contro Hillary Clinton (65% a 29%), è dovuto ai timori di scontri e di contagio. O se è una conferma del crollo nei sondaggi di un tycoon sempre più divisivo e ripetitivo.

Uno «scherzo» dei più giovani

Certo, ora è spuntata la regia occulta di migliaia di teenager di TikTok e di fan del K-pop (il pop coreano) che hanno almeno in parte sabotato l'evento prenotando i biglietti per poi non presentarsi. Ma questo non basta a spiegare un fiasco che ha fatto infuriare Trump, ossessionato dalla folla sin dal suo insediamento.

Nei giorni scorsi il presidente aveva sbandierato che le richieste di partecipazione al comizio erano un milione. La sua campagna aspettava almeno 100'000 fan a Tulsa, ma l'arena indoor da 19'000 posti è rimasta mezza vuota, come mai era successo prima al tycoon.

Poca la gente anche fuori, tanto che è stato cancellato il discorso di Trump previsto prima del comizio su un maxi-palco allestito all'esterno.

Per Trump è colpa dei media 

Lo staff del presidente ha scaricato la colpa sui media, rei di aver spaventato i suoi supporter con i rischi di contagio (che erano reali), e sui dimostranti, accusati (senza fondamento) di aver bloccato i fan.

E questi sono stati i primi due bersagli anche di Trump. «Ci sono persone molto cattive là fuori», ha arringato, definendo i suoi fan dei "guerrieri" per aver sfidato tutti questi pericoli.

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