Proteste In Birmania imperversano le manifestazioni per la rivolta del 1988

SDA

8.8.2021 - 13:30

Non si placa la protesta nel paese.
Non si placa la protesta nel paese.
Keystone

Gli oppositori del golpe militare in Birmania sono scesi di nuovo in piazza per celebrare la rivolta pro-democrazia del 1988 che vide protagonista Aung San Suu Kyi, la leader politica oggi in prigione.

La Birmania è pervasa da inquietudini dopo il colpo di Stato dei generali a febbraio e la repressione che ne è seguita, in cui sono morte, secondo dati delle ong, oltre 900 persone. I manifestanti non si sono scoraggiati, organizzando quotidianamente proteste spot per chiedere la fine del regime militare. Oggi alcuni momenti di mobilitazione si sono svolti a Rangoon e a Mandalay, la seconda città del paese, in memoria della rivolta del 1988, quando un massiccio movimento democratico venne represso con la violenza dai militari che aprirono il fuoco sui manifestanti e arrestato migliaia di persone.

Convocati da un tam tam sui social network, i manifestanti hanno esposto striscioni con la scritta «Paga il vecchio debito di sangue del 1988 nel 2021».

L'ambasciatore britannico in Birmania Peter Vowles ha sostenuto il movimento anti-giunta. «Il Regno Unito ha sostenuto il popolo birmano nel 1988 e noi lo sosteniamo oggi nel 2021», ha affermato in un video su Twitter.