COVID-19 In Italia risale la curva dell'epidemia. Speranza: «Settimane difficili»

SDA

1.3.2021 - 21:29

Il ministro della salute italiano Roberto Speranza
Il ministro della salute italiano Roberto Speranza
KEYSTONE

La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia «sta risalendo in modo significativo» e annuncia che «le prossime settimane non saranno facili», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dalle segnalazioni in arrivo dalle regioni.

È una situazione che ricorda quella in cui si trovava la Gran Bretagna in dicembre, quando la variante inglese stava prendendo il sopravvento. È una crescita che sta avvenendo in molti Paesi e che ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a rilevare, dopo quasi due mesi relativamente stabili, una crescita in Europa, Sud-est Asiatico, Mediterraneo orientale e Americhe.

Negli Stati Uniti i Centri per il controllo delle malattie (CDC) hanno espresso «profonda preoccupazione» per il nuovo trend al rialzo registrato nell' ultima settimana.

«La curva dei contagi sta risalendo in modo significativo e abbiamo bisogno ancora di batterci con energia», ha detto Speranza. «Da tutte le regioni – ha aggiunto – arrivano segnalazioni di una curva che risale. Basta vedere i numeri dei contagi dell'ultima settimana, che sono cresciuti in maniera significativa rispetto alle settimane precedenti».

Oltre 13mila nuovi casi nelle ultime 24 ore

Il bollettino quotidiano del Ministero della Salute segnala 13.114 i nuovi casi di infezione da virus SarsCoV2 in Italia nelle ultime 24 ore, rilevati con Sono 170.633 i test fra molecolari e antigenici rapidi rispetto ai 257.024 del giorno precedente; il tasso di positività che ne risulta è pari a 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di domenica 28 febbraio.

Facendo il rapporto fra i casi positivi e i soli tamponi molecolari il tasso di positività è però del 12,7%, il 19% in più in 24 ore.

In aumento anche i decessi: 246 contro i 192 del giorno prima, che portano il totale a 97.945. Diventa più marcato l'incremento dei ricoveri nelle unità di terapia intensiva, che con 58 unità segna il 3% in 24 ore, dopo un lungo periodo nel quale era stato di circa l'1%. Gli ingressi giornalieri sono stati 171, contro i 131 del giorno prima, e sono saliti di 474 unità i ricoveri nei reparti Covid.

La situazione nelle regioni

Fra le regioni a registrare l'incremento maggiore in 24 ore è stata l'Emilia Romagna, con 2.597, seguita da Lombardia (2.135), Campania (1.896), Piemonte (1.155) e Lazio (1.044).

Nella maggior parte delle regioni italiane si registra una crescita della curva epidemica di tipo esponenziale, indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

Complessivamente, secondo i calcoli, l'andamento della curva dei positivi indica che la situazione dell'epidemia di Covid-19 in Italia è confrontabile a quella che si registrava nel Regno Unito nel dicembre 2020, quando la curva di incidenza dei positivi mostrava una crescita esponenziale con un tempo di raddoppio pari a 5.2 giorni.

Situazione eterogenera

Quella che emerge è una situazione eterogena, con andamenti diversi nelle regioni e soprattutto a livello delle province. «Una possibile spiegazione di questa differenza – osserva il matematico – risiede nella diversa percentuale con cui sono probabilmente presenti localmente le diverse varianti, che sembrano avere velocità di diffusione diversa.

In particolare, sembra che la variante inglese abbia una diffusività maggiore di quella della variante prevalente nel 2020».

In febbraio si è avuto un aumento delle curve delle terapie intensive di alcune regioni: «la crescita è di tipo lineare in Molise e Toscana, mentre è di tipo esponenziale in Lombardia, Emilia Romagna, Molise e Campania. Per le ultime quattro, gli incrementi della curva raddoppiano rispettivamente ogni 4.6, 5.2, 6.3 e 6.8 giorni. Con i dati di questa settimana – aggiunge Sebastiani – i valori stimati saranno più accurati».

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