India India: hindu chiedono nuovo tempio

ATS

9.12.2018 - 14:03

I manifestanti oggi a Dehli.
I manifestanti oggi a Dehli.
Source: KEYSTONE/EPA/STR

Migliaia di sacerdoti, assieme a fedeli e attivisti hanno risposto all'appello per un 'Dharam Sabha', una riunione di mobilitazione, lanciato delle due organizzazioni estremiste Rss e Vishva Hindu Parishad.

Si tratta di formazioni nazionaliste di destra che si battono per una nazione completamente hindu, e sono riuniti da questa mattina nel Ramlila Maidan, nel centro di Delhi, (la stessa area da cui è partita una settimana fa l'imponete manifestazione dei contadini).

I manifestanti, sorvegliati da un sistema di 250 televisioni a circuito chiuso e da alcune migliaia di agenti, chiedono che il governo stabilisca, al più presto, la data di avvio per la costruzione del Ram Mandir, il tempio dedicato a Rama, ad Ayodhya.

La disputa sul tempio di Rama risale al dicembre 1992, quando, ad Ayodhya, nell'Uttar Pradesh, a 130 km da Lucknow, estremisti hindu presero d'assalto la moschea Babri Masjid e la distrussero, sostenendo che usurpava un luogo da sempre consacrato al dio Rama, e dando il là ad un vero pogrom che, in due giorni, portò all'uccisione di oltre mille persone.

Dopo la distruzione, gli hinduisti si impossessarono dell'area, affermando che sulle macerie si sarebbe dovuto ricostruire al più presto il preesistente tempio dedicato a Rama, e rivendicando la proprietà del terreno, che apparterrebbe ad una congregazione di sacerdoti hindu da prima dell'arrivo dei moghul.

La costruzione del tempio, però, è tuttora bloccata, ed entrambi i governi competenti, quello dell'Uttar Pradesh e quello centrale, attendono la decisione dell'Alta Corte sulla proprietà, prevista per gennaio. I manifestanti chiedono di non temporeggiare e lanciano ultimatum per definire l'avvio dei lavori.

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