Diritti umaniIran, sono state uccise 378 persone dall'inizio delle proteste
SDA
19.11.2022 - 16:00
Le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 378 persone, tra cui 47 minori, nella repressione delle proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana deceduta dopo il suo arresto per non aver indossato correttamente il velo.
Keystone-SDA
19.11.2022, 16:00
19.11.2022, 16:19
SDA
Lo annuncia il direttore della ong – con sede in Norvegia – Iran Human Rights (Ihr), Mahmood Amiry-Moghaddam. Rispetto al precedente bilancio reso noto mercoledì si sono registrati altri 36 morti
Ihr riferisce di almeno 123 persone uccise nella provincia del Sistan-Baluchistan, al confine col Pakistan, 40 nelle province del Kurdistan e Teheran e 39 nell'Azerbaigian occidentale.
Intanto la guida suprema iraniana Ali Khamenei incolpa ancora una volta l'Occidente per le proteste anti-governative. «Le potenze arroganti, gli Stati Uniti e gli europei, arrabbiati per gli sviluppi dell'Iran, sono comparsi sulla scena con tutti i loro mezzi, ma non possono fare nulla».
«Gli incidenti e i crimini attuali, commessi da alcuni individui inferiori, non possono danneggiare il sistema e questo senza dubbio finirà», ha detto il leader supremo, citato dalla televisione di stato, il quale ha invitato la magistratura ad affrontare con forza i «ribelli», in base al livello di coinvolgimento nelle proteste, e nel frattempo ad evitare punizioni arbitrarie.
«Gli americani si sono opposti alla Repubblica islamica con l'aiuto del regime sionista e di alcuni stati regionali, ma hanno fallito», ha aggiunto.