Lo riferisce l'Iran «Colpita la più grande rete di sabotaggio di Israele»

SDA

24.7.2023 - 13:16

«I membri della rete avevano già compiuto attacchi contro edifici governativi, basi delle forze paramilitari Basij e banche mentre in alcuni luoghi avevano issato bandiere di Israele dei monarchici (iraniani)», fa sapere il Ministero della Difesa iraniano. (Foto d'archivio)
«I membri della rete avevano già compiuto attacchi contro edifici governativi, basi delle forze paramilitari Basij e banche mentre in alcuni luoghi avevano issato bandiere di Israele dei monarchici (iraniani)», fa sapere il Ministero della Difesa iraniano. (Foto d'archivio)
Keystone

«Sono stati arrestati i membri della più grande rete terroristica affiliata con Israele che pianificava di condurre sabotaggi nelle province di Tehran, Isfahan, Kurdistan, Kerman, Mazandaran e Kohgiluyeh e Boyer-Ahmad».

Lo ha affermato il Ministero della Difesa iraniano con un comunicato riportato dalla tv di Stato secondo cui «circa 43 bombe e comandi per farle esplodere a distanza sono stati scoperti» durante l'operazione che ha portato all'arresto dei membri della cellula.

«I membri del gruppo, sostenuti da centri del regime sionista in Danimarca e Olanda, ricevevano denaro ed equipaggiamento dal regime e stavano per organizzare attentati esplosivi in aree pubbliche, stazioni di rifornimento, centrali elettriche e contro la tomba di Ghassem Soleimani, comandante delle forze «Qods» delle Guardie della Rivoluzione ucciso dagli Usa in Iraq nel gennaio del 2020», si legge nel comunicato.

«I membri della rete avevano già compiuto attacchi contro edifici governativi, basi delle forze paramilitari Basij e banche mentre in alcuni luoghi avevano issato bandiere di Israele dei monarchici (iraniani)», fa sapere il ministero dell'Intelligence.

«Immagini e filmati di questi attacchi erano stati inviati ai media terroristi in Paesi europei e negli Stati Uniti», afferma il comunicato in riferimento a media con sede all'estero guidati da dissidenti iraniani. «L'Iran si riserva il diritto di rintracciare i terroristi per procura in altri Paesi e avverte gli Stati che forniscono loro rifugio di stare attenti perché ospitare criminali rappresenterà per loro un costo», sottolinea il comunicato.