Conflitti Iraq: raid Usa contro gruppi pro-Iran

ATS

13.3.2020 - 09:02

Il ministro delle difesa americano Mark Esper (foto d'archivio).
Il ministro delle difesa americano Mark Esper (foto d'archivio).
Source: KEYSTONE/AP/Jacquelyn Martin

Raid americani in Iraq mirati ai membri di gruppi iraniani ritenuti responsabili dell'attacco alla base in Iraq che ha ucciso due soldati americani e uno inglese.

Lo riportano i media americani citando fonti, secondo le quali i raid sono un'operazione congiunta con la Gran Bretagna. I raid sarebbero mirati a colpire i depositi di armi dei gruppi iraniani all'interno dell'Iraq.

Nel mirino dei raid americani ci sono cinque o sei target nel sud dell'Iraq. L'obiettivo dell'operazione è quello di distruggere razzi simili a quelli che hanno ucciso i due soldati americani e quello inglese.

Poco prima dei raid il ministro della Difesa americano, Mark Esper, aveva detto chiaramente che gli Stati Uniti «non tollereranno attacchi contro la nostra gente, i nostri interessi e i nostri alleati. Tutte le opzioni sono sul tavolo».

A condannare l'attacco anche l'Unione Europea e il primo ministro inglese Boris Johnson. «Il lavoro della coalizione deve essere preservato in stretta collaborazione con le autorità irachene»: un'escalation in «Iraq e nella regione deve essere evitata a tutti i costi» aveva detto l'Ue.

Difendendo la residua presenza militare britannica in Iraq come un fattore «di stabilità e di sicurezza» per quel Paese, Johnson aveva assicurato che la Gran Bretagna era «in stretto contatto con i partner della Coalizione per determinare esattamente cosa sia accaduto».

L'attacco alla base di Taji, vicino Bagdad, è il ventiduesimo contro interessi americani in Iraq dalla fine di ottobre.

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