Nuova giornata di gravi violenze in Israele fra ebrei ed arabi. A Haifa arabi hanno appiccato il fuoco alle automobili parcheggiate sotto ad un edificio abitato da ebrei ortodossi. Sono state intossicate 60 persone, per lo più bambini.
Keystone-SDA
13.05.2021, 10:16
13.05.2021, 10:49
SDA
A Lod (Tel Aviv) un ebreo è stato accoltellato da un arabo vicino a una sinagoga.
Secondo il sindaco di Lod Yair Revivo, durante il coprifuoco notturno per nove volte arabi hanno aperto il fuoco contro ebrei. Appelli alla calma sono giunti dal presidente Reuven Rivlin, dal rabbino capo Yitzhak Yosef, da Mansur Abbas (leader di un partito Raam a base islamica) e dal leader comunista arabo Ayman Odeh.
Ieri in diverse località di Israele (fra cui Tiberiade, Bat Yam, Lod e Hadera) arabi sono stati percossi da ebrei. In alcuni casi i loro negozi sono stati devastati e saccheggiati.
Secondo il sindaco di Bat Yam (Tel Aviv), Tzvi Brot, gli assalitori degli arabi non erano abitanti della sua città, bensì estremisti di destra venuti da altrove. Identica la sensazione del sindaco di Lod, Yoel Revivo, secondo cui in città hanno agito «gruppi organizzati» di violenti. Anche il rabbino capo di Akko (S. Giovanni di Acri), Yosef Yashar, si è detto «sbigottito» per le violenze fra ebrei ed arabi verificatesi «in una città che si era distinta in passato per la convivenza». La sua sensazione, ha aggiunto, è che gli attacchi siano stati lanciati da persone estranee alla città.