Processo pace Israele: serve dialogo diretto tra parti

ATS

15.6.2020 - 15:21

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas (foto d'archivio)
Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/EPA/Michael Kappeler / POOL

«Non abbiamo molto tempo per avviare una discussione approfondita con Israele, se il governo israeliano darà istruzioni concrete dal primo luglio» per il piano di annessione delle colonie.

Così il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, prima dell'avvio della videoconferenza del Consiglio Esteri Ue a cui partecipa in collegamento anche il segretario di Stato americano, Mike Pompeo.

Maas ha chiesto l'impegno di tutti per «il rilancio del processo di pace nella regione» e per rendere possibile «il dialogo diretto tra entrambe le parti».

«Un formato multilaterale» per le trattative tra Israele e la Palestina «potrebbe essere il quadro giusto. Siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa in questa direzione e sarei felice anche se anche Washington lo fosse», ha aggiunto.

«Nel poco tempo che rimane c'è soprattutto la necessità di colloqui diretti tra la parte israeliana e quella palestinese e penso che l'Ue abbia un peso abbastanza grande per poter svolgere un ruolo in questo contesto», ha sottolineato Maas, riferendo che nel corso della riunione odierna i capi delle diplomazie europee parleranno con Pompeo e ascolteranno «la sua valutazione» nel tentativo di coinvolgere tutti.

Passi unilaterali in Israele «destabilizzano in modo significativo tutta la regione e non possiamo non interessarcene perché riguardano non solo Israele e gli Usa, ma anche la Palestina, il mondo arabo e l'Ue», ha aggiunto il ministro, ricordando di aver «sollecitato anche la parte palestinese ad avanzare una proposta concreta che possa essere la base per i negoziati».

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