Giuseppe Conte, 54 anni, è il nuovo presidente del Consiglio italiano. Ha assunto la funzione il 1 giugno 2018, a parecchie settimane di distanza dalle ultime elezioni politiche tenute nella nazione europea.
La nascita dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte, infatti, è stata preceduta da un lungo negoziato tra le forze politiche uscite vincitrici dalle elezioni: il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. I due partiti non erano infatti alleati durante la campagna elettorale, ma non essendo riusciti ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi ai due rami del Parlamento, si sono visti costretti a tentare di trovare un'intesa su un programma di governo. Nella foto, Conte (secondo da sinistra) è tra i leader del M5S, Luigi Di Maio (alla sua sinistra) e della Lega, Matteo Salvini (alla sua destra).
Giurista di formazione, pugliese, Conte è succeduto a Paolo Gentiloni, del Partito democratico, che ha guidato il governo di Roma dal mese di dicembre del 2016. Nella foto, il tradizionale passaggio della campanella che simboleggia il trasferimento delle funzioni di capo dell'esecutivo.
Nato in un villaggio di 500 abitanti, Conte ha insegnato diritto in Sardegna, a Roma e a Firenze. Prima dell'incarico conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un governo, era tuttavia poco noto alle cronache politiche della Penisola.
Alcune polemiche sono sorte da subito sul suo curriculum vitae. Giuseppe Conte ha infatti scritto di aver perfezionato i propri studi presso la New York University. Un portavoce dell'ateneo americano, tuttavia, ha affermato al quotidiano New York Times che negli archivi universitari il suo nome non risulterebbe.
La frequentazione dell'università da parte di Conte potrebbe essere stata limitata a uno o due giorni: in questi casi i responsabili degli archivi non conservano il dettaglio dei nomi.
Alcuni giornali italiani hanno inoltre sottolineato numerose altre presunte incongruenze. Dubbi sono stati sollevati, in particolare, su altre collaborazioni universitarie indicate da Conte nel suo curriculum, così come su un rapporto professionale con la Camera di commercio di Roma.
In termini politici, Conte dovrà verificare da un lato la «tenuta» della propria maggioranza, che rappresenta un inedito assoluto in Italia. In secondo luogo, dovrà riuscire a non essere «fagocitato» dalla presenza ingombrante dei due leader Di Maio e Salvini, entrambi vice-presidenti del Consiglio.
La carica di capo del governo, in Italia, non pone infatti formalmente una persona al di sopra delle altre all'interno dell'esecutivo. A differenza, ad esempio, della figura del premier inglese o del primo ministro francese, il presidente del Consiglio dei ministri italiano è considerato dal punto di vista giuridico un «primus inter pares» («primo tra i pari»), in quanto il suo compito principale è di coordinare e dirigere l'attività dei membri dell'esecutivo.
Il nuovo governo ha in ogni caso annunciato un programma ambizioso: procedere ad una profonda riforma fiscale, con l'obiettivo di introdurre una «flat tax» (ovvero un'aliquota unica per le imposte sui redditi da lavoro e su quelle versate dalle imprese), rivedere il sistema pensionistico e introdurre un reddito di cittadinanza (i cui contorni sono tuttavia ancora poco chiari).
Nel primo discorso al Senato ha anche annunciato di voler potenziare la legittima difesa, imporre un giro di vite all'ingresso di migranti, aprire alla Russia di Vladimir Putin, tagliare vitalizi e pensioni dei parlamentari.
In questa immagine, Giuseppe Conte è in compagnia del presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella. Secondo quanto dettato dalla Costituzione italiana, il capo dello Stato riveste un ruolo di primaria importanza nella fase di creazione di un nuovo governo.
In questa immagine, il presidente francese Emmanuel Macron accoglie sorridente il nuovo capo di governo italiano, Giuseppe Conte, all'Eliseo. I giorni precedenti l'incontro erano stati molto tesi tra i due leader, in seguito alle parole di Macron, che aveva parlato di «irresposnabilità» a proposito della decisione del Governo italiano di chiudere i porti alla nave Acquarius con a bordo oltre 600 migranti.
I leader dell'UE si sono incontrati a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo, al termine del quale Conte si è detto soddisfatto per l'Italia. Dopo ore di trattattive i 28 stati dell'UE sono giunti a un accordo sui temi all'ordine del giorno, a partire da quello sull'immigrazione. È passato il principio di un approccio integrato al problema della gestione dei flussi migratori, basato su azioni condivise tra gli stati membri.
Chi è Giuseppe Conte, il nuovo presidente del Consiglio italiano
Giuseppe Conte, 54 anni, è il nuovo presidente del Consiglio italiano. Ha assunto la funzione il 1 giugno 2018, a parecchie settimane di distanza dalle ultime elezioni politiche tenute nella nazione europea.
La nascita dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte, infatti, è stata preceduta da un lungo negoziato tra le forze politiche uscite vincitrici dalle elezioni: il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. I due partiti non erano infatti alleati durante la campagna elettorale, ma non essendo riusciti ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi ai due rami del Parlamento, si sono visti costretti a tentare di trovare un'intesa su un programma di governo. Nella foto, Conte (secondo da sinistra) è tra i leader del M5S, Luigi Di Maio (alla sua sinistra) e della Lega, Matteo Salvini (alla sua destra).
Giurista di formazione, pugliese, Conte è succeduto a Paolo Gentiloni, del Partito democratico, che ha guidato il governo di Roma dal mese di dicembre del 2016. Nella foto, il tradizionale passaggio della campanella che simboleggia il trasferimento delle funzioni di capo dell'esecutivo.
Nato in un villaggio di 500 abitanti, Conte ha insegnato diritto in Sardegna, a Roma e a Firenze. Prima dell'incarico conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un governo, era tuttavia poco noto alle cronache politiche della Penisola.
Alcune polemiche sono sorte da subito sul suo curriculum vitae. Giuseppe Conte ha infatti scritto di aver perfezionato i propri studi presso la New York University. Un portavoce dell'ateneo americano, tuttavia, ha affermato al quotidiano New York Times che negli archivi universitari il suo nome non risulterebbe.
La frequentazione dell'università da parte di Conte potrebbe essere stata limitata a uno o due giorni: in questi casi i responsabili degli archivi non conservano il dettaglio dei nomi.
Alcuni giornali italiani hanno inoltre sottolineato numerose altre presunte incongruenze. Dubbi sono stati sollevati, in particolare, su altre collaborazioni universitarie indicate da Conte nel suo curriculum, così come su un rapporto professionale con la Camera di commercio di Roma.
In termini politici, Conte dovrà verificare da un lato la «tenuta» della propria maggioranza, che rappresenta un inedito assoluto in Italia. In secondo luogo, dovrà riuscire a non essere «fagocitato» dalla presenza ingombrante dei due leader Di Maio e Salvini, entrambi vice-presidenti del Consiglio.
La carica di capo del governo, in Italia, non pone infatti formalmente una persona al di sopra delle altre all'interno dell'esecutivo. A differenza, ad esempio, della figura del premier inglese o del primo ministro francese, il presidente del Consiglio dei ministri italiano è considerato dal punto di vista giuridico un «primus inter pares» («primo tra i pari»), in quanto il suo compito principale è di coordinare e dirigere l'attività dei membri dell'esecutivo.
Il nuovo governo ha in ogni caso annunciato un programma ambizioso: procedere ad una profonda riforma fiscale, con l'obiettivo di introdurre una «flat tax» (ovvero un'aliquota unica per le imposte sui redditi da lavoro e su quelle versate dalle imprese), rivedere il sistema pensionistico e introdurre un reddito di cittadinanza (i cui contorni sono tuttavia ancora poco chiari).
Nel primo discorso al Senato ha anche annunciato di voler potenziare la legittima difesa, imporre un giro di vite all'ingresso di migranti, aprire alla Russia di Vladimir Putin, tagliare vitalizi e pensioni dei parlamentari.
In questa immagine, Giuseppe Conte è in compagnia del presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella. Secondo quanto dettato dalla Costituzione italiana, il capo dello Stato riveste un ruolo di primaria importanza nella fase di creazione di un nuovo governo.
In questa immagine, il presidente francese Emmanuel Macron accoglie sorridente il nuovo capo di governo italiano, Giuseppe Conte, all'Eliseo. I giorni precedenti l'incontro erano stati molto tesi tra i due leader, in seguito alle parole di Macron, che aveva parlato di «irresposnabilità» a proposito della decisione del Governo italiano di chiudere i porti alla nave Acquarius con a bordo oltre 600 migranti.
I leader dell'UE si sono incontrati a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo, al termine del quale Conte si è detto soddisfatto per l'Italia. Dopo ore di trattattive i 28 stati dell'UE sono giunti a un accordo sui temi all'ordine del giorno, a partire da quello sull'immigrazione. È passato il principio di un approccio integrato al problema della gestione dei flussi migratori, basato su azioni condivise tra gli stati membri.
"Abbiamo terminato la riunione dedicata ai dettagli della manovra. Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già dal 2019". Lo afferma il premier italiano Giuseppe Conte in una nota al termine del vertice a Palazzo Chigi.
"Abbiamo lavorato a disegnare la manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio", afferma il presidente del Consiglio dei ministri. La riunione tra Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'economia Giovanni Tria e il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi è durata circa due ore.
Ma un nuovo vertice sulla manovra, a quanto si apprende, è previsto domani mattina a Palazzo Chigi. La composizione dovrebbe la stessa della riunione di questa sera. Alla definizione delle cifre del Documento di economia e finanza (Def), si apprende da fonti governative, si lavorerà in nottata: non sarebbe ancora definito il meccanismo per accelerare la riduzione del debito nel triennio.
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