TORINO
Il dibattito sull'autonomia, dopo il referendum in Veneto e Lombardia, si accende anche in Piemonte.
La Lega Nord annuncia di avere già costituto un comitato promotore per tenere una consultazione analoga e chiede al presidente della Regione Sergio Chiamparino, esponente del Pd, di appoggiare la richiesta. Forza Italia esorta Chiamparino ad aprire un confronto con il Governo per ottenere maggiore autonomia e più fondi, mentre nelle province di Novara e Verbania muove i primi passi un comitato che alla richiesta di fare del Piemonte una regione a statuto speciale alterna quella di passare sotto la Lombardia.
La replica dal fronte avverso arriva dal presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, esponente del Pd. "È ovvio - afferma - che le Regioni più produttive abbiano interesse a trattenere più risorse. Non bisogna però cadere nella strumentalizzazione e mettere sotto il cappello dell'autonomia temi che afferiscono a posizioni estreme di alcuni partiti".
"Il punto - rimarca - è invece se oggi abbia ancora senso avere 20 Regioni, tenuto conto che gli attuali confini risalgono a un'epoca in cui il sistema infrastrutturale era diverso e a dettare la suddivisione dei territori erano essenzialmente le politiche agricole. L'unica auspicabile e vera riforma sarebbe la creazione di macroregioni, in modo da ridurre i costi, alzare la qualità dei servizi e rendere questi macroterritori più competitivi. Le Regioni dovrebbero avere la lungimiranza di lasciar andare qualche pezzo di ciò che per alcuni continua a essere un potere, a vantaggio del bene comune".
Ma la Lega è già all'opera: "abbiamo costituito - rimarca il segretario del carroccio piemontese, Riccardo Molinari - un Comitato apolitico che sta lavorando per informare i cittadini sui benefici dell'autonomia".
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