Migrazione Von der Leyen a Lampedusa: «L'Italia può contare sull'UE»

SDA

17.9.2023 - 20:38

La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, in visita a Lampedusa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, in visita a Lampedusa con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Keystone

Oggi la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha portato Ursula von der Leyen a Lampedusa, emblema delle difficoltà della vicina Penisola a gestire l'ondata di sbarchi di migranti. Dall'Ue arriva un segno di solidarietà.

17.9.2023 - 20:38

«L'Italia può contare sull'Ue», promette la presidente della Commissione, prospettando una «risposta coordinata» alla sfida migratoria, declinata per ora in un piano in 10 punti, fra cui ci sono rimpatri più veloci, corridoi umanitari per l'immigrazione legale, e soprattutto la valutazione di nuove missioni navali.

Riavviare un'operazione militare di sicurezza marittima come l'incompiuta Sophia è proprio quello che Roma vuole e chiederà formalmente al prossimo Consiglio europeo, dove la premier italiana ora conta sulla sponda di «tanti leader molto sensibili». Incluso il presidente francese Emmanuel Macron.

Tutti sembrano soddisfatti

I meloniani parlano di «svolta» dopo le tre ore di visita sull'isola, dove l'hotspot è sovraffollato e l'esasperazione della popolazione ha portato anche a bloccare il convoglio della premier. I lampedusani pretendevano un impegno dall'esecutivo, e l'esecutivo se lo aspettava da Bruxelles. Alla fine della giornata tutti sembrano soddisfatti, in attesa che le parole si traducano in iniziative concrete.

Von der Leyen promette «una risposta europea coordinata a una sfida europea». «Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti», aggiunge la presidente della Commissione Ue. «Parole che dall'Europa non erano mai state pronunciate», esulta la stessa premier. Nel decalogo della leader europea c'è anche la distruzione delle imbarcazioni usate dagli scafisti, e all'ultimo punto l'implementazione del memorandum firmato con la Tunisia, principale base delle rotte migratorie mediterranee.

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