Ucraina Kiev avverte: «La guerra è vicina al punto di non ritorno»

SDA

18.3.2024 - 23:45

L'attesa riconferma di Vladimir Putin alla guida del nemico russo soffia un vento di tempesta sull'Ucraina libera, che prova ad alzare l'allerta dell'Europa sulle conseguenze di una eventuale sconfitta di Kiev, mentre da troppo tempo non arrivano buone notizie dal fronte e scarseggiano le forniture militari. 

A Izium, nella regione di Kharkiv, in Ucraina, domenica 17 marzo 2024, si vede un appartamento danneggiato durante i pesanti scontri con le truppe russe del 2022.
A Izium, nella regione di Kharkiv, in Ucraina, domenica 17 marzo 2024, si vede un appartamento danneggiato durante i pesanti scontri con le truppe russe del 2022.
KEYSTONE

La guerra sta passando il «punto di non ritorno» in termini di conseguenze per il continente, dove nessun Paese «rimarrà indenne» se il conflitto non avrà un esito giusto, ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal.

Per Kiev, la chiave della vittoria sono le armi e munizioni. E il governo di Zelensky attende ancora, più che mai, lo sblocco dello stallo negli Stati Uniti: «È di fondamentale importanza» che il Congresso statunitense «prenda una decisione finale» sul pacchetto da 60 miliardi di dollari bloccato da mesi, ha affermato il presidente ucraino incontrando il senatore americano Lindsey Graham.

Altri 5 miliardi dall'Unione Europea

Intervenendo al consiglio Esteri Ue, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha invece esortato gli alleati europei «a compiere ogni sforzo per aumentare e accelerare gli aiuti militari all'Ucraina», anche sfruttando gli extraprofitti dagli asset russi sui quali manca ancora una decisione di Bruxelles.

Ma «c'è un forte consenso», ha assicurato l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. Intanto, è arrivato l'«ok» del consiglio Ue a un ulteriore fondo di assistenza per l'Ucraina di 5 miliardi di euro nell'ambito del Fondo europeo per la pace.

Putin: «L'operazione militare speciale» continua

Il tempo stringe, mentre Vladimir Putin non sembra in alcun modo intenzionato a demordere, anzi. La sua rielezione e l'affluenza record ai seggi vengono interpretati dal Cremlino come un plebiscito in favore dell'invasione.

Così, i 10 anni di occupazione della Crimea diventano per lo zar occasione di celebrare la penisola annessa alla Russia così come il Donbass, seppure quest'ultimo con un percorso «più difficile e tragico».

Ma non è sufficiente: «L'operazione militare speciale» continua e presto potrebbe concentrarsi sulla regione nordorientale del Kharkiv.

Una zona cuscinetto per scongiurare attacchi ucraini in Russia

Così sembrano infatti suggerire le parole di Putin che ha evocato la creazione di una zona cuscinetto per allontanare gli attacchi ucraini dalle regioni russe di confine, in particolare Belgorod ormai quotidianamente colpita dai droni di Kiev.

Quattro i morti solo nell'ultima giornata, secondo il governatore, mentre i paramilitari russi filo-Kiev continuano le loro incursioni e hanno rivendicato la conquista del villaggio di Kozinka, mentre Mosca ha dichiarato di averli respinti con perdite.

«Non escludo» che «saremo costretti prima o poi, quando lo riterremo opportuno, a creare una certa 'zona sanitaria' nei territori oggi sotto il regime di Kiev», ha affermato Putin, mentre il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato come «sullo sfondo degli attacchi di droni e di artiglieria sul nostro territorio, saranno adottate misure per renderlo sicuro».

Colpiti alcuni responsabili dei servizi segreti di Kiev?

Parole che non sono passate inosservate a Kiev, secondo cui rappresentano un chiaro segnale di imminente escalation: «È una dichiarazione evidente che la guerra non farà altro che intensificarsi», ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

A confermare la lettura del funzionario di Kiev ci sono soprattutto i fatti: continuano i bombardamenti nelle regioni ucraine che ospitano il fronte, tra queste Kherson e Mykolaiv.

Il ministero della Difesa russo ha poi rivendicato di aver colpito il luogo dove si stava tenendo un incontro tra capi del servizio di sicurezza ucraino (Sbu) e comandanti delle forze armate ucraine, senza tuttavia fornire dettagli su eventuali perdite.