Guerra in Ucraina«Soldati russi stanno tentando di entrare nell'acciaieria Azovstal»
SDA
13.5.2022 - 10:07
I soldati russi stanno cercando di entrare nell'area dell'acciaieria Azovstal di Maripol, dove sono asserragliati i combattenti ucraini. Intanto Mosca starebbe ritirando i propri soldati dai dintorni della città nord-orientale di Kharkiv.
Keystone-SDA
13.05.2022, 10:07
13.05.2022, 10:34
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Il sindaco di Mariupol, Petro Andryushenko, ha pubblicato su Telegram delle immagini in cui si vedono alcuni soldati russi che si avvicinano al muro di cinta dell'acciaieria Azovstal e cercano di scavalcarlo per introdursi nell'impianto.
«Le truppe russe sotto copertura dei bombardamenti stanno cercando di irrompere nel territorio dello stabilimento metallurgico Azovstal, dove si stanno difendendo i combattenti ucraini della guarnigione di Mariupol», scrive Andryushenko, che aggiunge: «La situazione si complica di giorno in giorno».
I russi hanno «continuato a lanciare colpi di artiglieria e attacchi aerei su Mariupol, concentrando i loro sforzi sul blocco delle unità delle nostre truppe vicino allo stabilimento Azovstal», scrive dal canto suo lo Stato maggiore di Kiev, precisando che «per stabilire il pieno controllo della città e sopprimere la resistenza dei difensori ucraini» Mosca usa velivoli progettati per colpire obiettivi strategici. Secondo lo Stato maggiore, il fuoco russo «dovrebbe aumentare nel prossimo futuro».
Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv
Intanto – secondo quanto scrive il New York Times citando funzionari ucraini e occidentali – Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, dove sta perdendo terreno. Il NYT sottolinea come si tratti della seconda maggior battuta d'arresto russa dal ritiro da Kiev del mese scorso.
Secondo i funzionari citati, il Cremlino dovrebbe probabilmente reindirizzare le truppe verso sud-est, dove starebbe rafforzando la propria presenza a Izium, città a due ore da Kiev, catturata un mese fa, alle porte del Donbass.
Le forze ucraine stanno «costringendo il comando russo a fare scelte difficili»
Anche il think-tank americano Institute for the Study of War nel suo aggiornamento sul conflitto – riporta il Guardian – nota che le forze ucraine stanno «costringendo il comando russo a fare scelte difficili», anche facendo in modo che le unità di Mosca concentrino i bombardamenti sulle truppe ucraine piuttosto che sulla città. Inoltre aumentano i casi di soldati russi che si rifiutano di combattere, suggerendo che l'effettiva capacità delle truppe russe nell'est dell'Ucraina è sempre bassa e potrebbe diminuire ulteriormente.
L'intelligence britannica segnala da canto suo che le truppe russe non riescono a fare progressi «significativi» nella loro avanzata nella regione di Lugansk (Est) nonostante abbiano concentrato parte delle loro forze in quest'area dopo averle spostate dalle regioni di Kiev e Chernihiv: i soldati ucraini hanno impedito ai russi di attraversare il fiume Siversky Donets a ovest di Severodonetsk con pesanti perdite da parte di Mosca, in particolare di un «significativo» numero di unità corazzate.
Nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra, l'intelligence commenta che Mosca si sta sforzando notevolmente nelle zone di Izium e Severodonetsk per cercare di aprire una breccia verso Sloviansk e Kramatorsk. Obiettivo: circondare e isolare le forze ucraine in modo di impedire il loro rifornimento o rafforzamento da parte di unità stazionate nell'ovest del Paese.
Danneggiata una nave di supporto logistico russa
Nel frattempo Kiev ha fatto sapere di aver danneggiato una nave di supporto logistico russa vicino all'Isola dei Serpenti nel Mar Nero. «Grazie alle azioni dei nostri marinai, la nave di supporto Vsevolod Bobrov ha preso fuoco, si tratta di una delle imbarcazioni più nuove nella flotta russa», ha spiegato un portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk.
Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino segnala intanto che sono almeno 26'900 i soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione. L'esercito indica inoltre che dopo 79 giorni di conflitto si registrano anche 200 caccia, 162 elicotteri e 405 droni abbattuti.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1205 carri armati russi, 542 pezzi di artiglieria, 2900 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 95 missili da crociera, 193 lanciamissili, 13 navi, 2042 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 88 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.