Corea del NordKim lancia un satellite militare e spia sopra il Guam, si scatena l'ira di Washington
SDA
22.11.2023 - 19:59
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha il suo satellite spia militare, capace a poche ore dalla messa in orbita di trasmettere le immagini «della base aerea di Anderson, del porto di Apra e di altri importanti siti delle forze americane scattate nel cielo sopra Guam, nel Pacifico».
22.11.2023, 19:59
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Secondo la versione dei media di Pyongyang le foto, «ricevute alle 9.21 locali (1.21 in Svizzera, ndr) del 22 novembre», sono state già esaminate da Kim e sono il risultato del successo al terzo tentativo dell'invio «con precisione nella sua orbita del satellite da ricognizione "Malligyong-1"», dopo i fallimenti di maggio e di agosto.
Washington, Seul, Tokyo e Nato hanno duramente criticato il lancio del razzo fatto nella notte di martedì con «la sfacciata violazione» delle risoluzioni Onu, dato che il vettore utilizza tecnologie balistiche vietate.
L'operazione ha sollevato dubbi sull'ipotesi che lo Stato eremita possa aver ricevuto assistenza dalla Russia a seguito del summit di settembre tra Kim e il presidente Vladimir Putin, in cambio della fornitura di attrezzature militari e munizioni nordcoreane per la guerra di Mosca contro l'Ucraina.
«È necessario usare più satelliti da ricognizione»
Le immagini dei media statali hanno mostrato Kim in visita al centro di controllo dell'Amministrazione nazionale per la tecnologia aerospaziale che osserva il lancio, sorride e dispensa saluti, circondato da scienziati e ingegneri in uniforme bianca che celebrano il presunto successo del satellite.
Che, in base al dispaccio della Kcna, «inizierà formalmente la sua missione di ricognizione dal primo dicembre dopo aver terminato il processo di messa a punto di 7-10 giorni».
Quanto a Kim, il leader ha commentato che «è necessario usare più satelliti da ricognizione per migliorare le capacità di autodifesa di Pyongyang e l'efficacia dei suoi mezzi di attacco militare».
In questo modo, il Nord ha già ora «entrambi gli occhi che guardano a una distanza molto lunga e un forte pugno che batte a una distanza molto lunga», ha aggiunto, con un riferimento agli Stati Uniti.
Seul sospende in parte l'accordo militare delle due Coree
Seul, in risposta all'ultima «provocazione» del Nord, ha deciso la sospensione parziale dell'accordo militare firmato dalle due Coree nel 2018 in un vertice tra Kim e l'allora presidente sudcoreano Moon Jae-in, ripristinando le attività di ricognizione e di sorveglianza lungo il confine.
L'esercito del Sud, invece, ha detto in serata che il presunto satellite spia «è stato valutato come entrato in orbita da un'analisi completa delle informazioni sulla rotta di volo e da varie circostanze», ma ha chiarito che «ci vorrà tempo per determinare se sia effettivamente operativo».
L'ultima mossa di Kim, ad ogni modo, crea nuove turbolenze. Innanzitutto, Seul ha deciso di accettare la sfida della corsa allo spazio e a fine mese lancerà il suo primo satellite spia tramite un razzo SpaceX.
Aprire un fronte nordcoreano sarebbe un azzardo
Quanto all'amministrazione Biden, la politica di deterrenza rafforzata con la mobilitazione del potente apparato bellico a stelle e strisce intorno alla penisola mostra i suoi limiti, in assenza di un canale negoziale con Pyongyang.
Eventuali cambi di strategia metterebbero sotto pressione la struttura diplomatico-militare statunitense, già alle prese con i conflitti Russia-Ucraina e Israele-Hamas: aprire un fronte nordcoreano sarebbe un azzardo, considerando poi le tensioni alimentate dalla Cina intorno a Taiwan, che il 13 gennaio terrà le sue delicate elezioni presidenziali.