KosovoKosovo: Kurti, Serbia non vuole riconoscere passato criminale
SDA
20.7.2021 - 08:15
Per il premier kosovaro Albin Kurti, l'insuccesso della Serbia sta nel fatto che «non vuole riconoscere il suo passato criminale, né l'indipendenza del Kosovo», che sono strettamente collegati l'uno all'altro.
Keystone-SDA
20.07.2021, 08:15
20.07.2021, 08:57
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Come riferiscono i media a Belgrado Kurti, dopo la sessione negoziale di ieri a Bruxelles, ha postato su Facebook anche la foto dei tre libri che ha 'regalato' al presidente serbo Aleksandar Vucic, ottenendo in cambio, come ha detto, tre insulti.
In dichiarazioni in serbo alla stampa serba, rilasciate al termine della riunione, Kurti aveva detto nel pomeriggio che uno dei tre libri in questione è un lavoro di Natasa Kandic (attivista serba per i diritti umani) in cui si documenta l'uccisione di 1.133 bambini in Kosovo, e la scomparsa di altri 109, nel conflitto armato del 1998-1999. L'altro volume contiene le confessioni di donne violentate da militari e poliziotti serbi, mentre il terzo libro parla dello sterminio di albanesi fra il 1878 e il 1884. «Con ciò ho voluto mostrare che quanto accaduto nel 1998-1999 non fu il primo crimine, ma qualcosa che si ripeteva. La Serbia è arrivata in Kosovo con un genocidio ed è andata via con un altro genocidio».