Nucleare L'Iran avverte l'AIEA e frena sul dialogo con gli Stati Uniti

SDA

1.3.2021 - 20:49

l'Iran ha deciso di non sedersi per ora al tavolo della "riunione informale" con gli USA proposta dall'UE, giudicando il momento "non adatto" dopo i raid americani contro milizie filo-iraniane in Siria.
l'Iran ha deciso di non sedersi per ora al tavolo della "riunione informale" con gli USA proposta dall'UE, giudicando il momento "non adatto" dopo i raid americani contro milizie filo-iraniane in Siria.
Keystone

Si complica la strada verso il rilancio dell'accordo sul nucleare iraniano. Una prima frenata è arrivata da Teheran, che ha deciso di non sedersi per ora al tavolo della «riunione informale» con gli Stati Uniti proposta dall'UE.

La Repubblica islamica giudicando il momento «non adatto» dopo i raid americani contro milizie filo-iraniane in Siria.

Uno stop legato a doppio filo allo scontro in corso alla riunione trimestrale del Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), dove i firmatati europei dell'intesa del 2015 – Francia, Germania e Gran Bretagna – si preparano a votare una risoluzione di condanna della Repubblica islamica per le limitazioni alle ispezioni nucleari, entrate in vigore la scorsa settimana.

Nel testo, gli E3 esprimono le proprie «vive inquietudini» per il nuovo strappo e chiedono di «tornare immediatamente» ai controlli precedenti. Appoggiata dagli Stati Uniti, la proposta non avrà però il via libera di Russia e Cina nel voto atteso venerdì.

La minaccia ha già scatenato la reazione di Teheran

La minaccia ha però già scatenato la reazione di Teheran. «Qualsiasi eventuale risoluzione contro l'Iran complicherebbe ulteriormente la situazione. Ci auguriamo che la saggezza prevalga. Altrimenti – ha avvertito il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif – anche noi assumeremmo un approccio diverso».

A rischio c'è già il compromesso raggiunto in extremis lo scorso 21 febbraio nella missione a Teheran del direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi, che secondo la stessa Agenzia dell'ONU permette di mantenere «il livello necessario» di controllo sulle attività nucleari della Repubblica islamica per tre mesi, allungando i tempi per le possibili trattative con gli USA. E oggi, è stato proprio Grossi a lanciare un appello affinché le ispezioni non diventino «una moneta di scambio nei negoziati».

Non si allentano le tensioni con Israele

Nel frattempo, non si allentano le tensioni con Israele. Il premier Benyamin Netanyahu ha accusato Teheran di essere dietro l'attacco la scorsa settimana alla nave Helios Ray nel golfo di Oman. Responsabilità «fermamente» respinte dalla Repubblica islamica. «La fonte è la meno credibile che ci sia», ha replicato il suo ministero degli Esteri.

Ma Netanyahu ribadisce di voler combattere Teheran a ogni costo. «L'Iran è il maggiore nemico di Israele, e noi lo colpiamo ovunque nella regione. Gli iraniani – ha insistito il premier dello Stato ebraico – non avranno armi nucleari, con o senza accordo. Questo l'ho detto anche al mio amico Joe Biden».

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