GuerraLa NATO rassicura Kiev: «Sosteniamo Israele ma anche voi»
SDA
21.10.2023 - 20:05
L'inverno incombe sull'Ucraina, dove la popolazione civile minacciata quotidianamente dagli incessanti raid russi deve fare i conti con mine e ordigni inesplosi disseminati in oltre un terzo del territorio che rischiano di mietere vittime anche negli anni a venire.
Keystone-SDA
21.10.2023, 20:05
21.10.2023, 21:55
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Kiev incassa le rassicurazioni targate Nato: «Abbiamo risorse sufficienti per sostenervi».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione con Recep Tayyip Erdogan per discutere «del prossimo round di colloqui della formula di pace a Malta».
La guerra potrebbe lasciare una scia di sangue anche in un futuro di pace. «La scorsa settimana, gli specialisti hanno esaminato e ripulito più di 260 ettari di terreni agricoli e altri territori da oggetti esplosivi», ha reso noto lo Stato maggiore ucraino.
E all'indomani dell'annuncio del presidente Joe Biden su oltre 60 miliardi di aiuti all'Ucraina – che però dovranno passare per le forche caudine del Congresso Usa – Kiev incassa le rassicurazioni targate Nato, «abbiamo risorse sufficienti per sostenervi».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto avuto una conversazione con Recep Tayyip Erdogan per discutere «del prossimo round di colloqui della formula di pace a Malta». Il presidente turco ha annunciato che «la Turchia parteciperà», un passo importante secondo Zelensky certo che Ankara «aggiungerà la sua voce e la sua posizione autorevole».
Sul tavolo anche la questione export grano, e il presidente ucraino ha assicurato che «nonostante la Russia abbia interrotto l'Iniziativa del Mar Nero per i cereali, l'Ucraina rimane impegnata nel suo ruolo vitale di garante della sicurezza alimentare globale e consente il funzionamento del corridoio del Mar Nero».
Rassicurazioni a Kiev
Alla luce del quadro deteriorato in Medio Oriente, anche di questo hanno parlato Erdogan e Zelensky, l'Alleanza Atlantica ha rassicurato Kiev: la Nato dispone di risorse sufficienti per sostenere Israele nel conflitto con Hamas, ma anche per sostenere militarmente l'Ucraina nella guerra con la Russia, ha detto il vice segretario generale, Mircea Geoana.
«I 32 Paesi della Nato, con la Svezia, spero, hanno più di un miliardo di persone e oltre il 50% del Pil globale. Sono risorse per non distogliere l'attenzione da ciò che dobbiamo fare a sostegno dell'Ucraina», ha affermato il responsabile.
«Ci sono attori, come la Russia» che «sarebbero estremamente lieti di vedere l'Occidente, gli Stati Uniti e noi cominciare a dividere la nostra attenzione tra ciò che sta accadendo in Oriente e nell'Europa dell'Est, in Ucraina». Ma «ciò non accadrà».
Proseguono i raid sul terreno
Sul terreno sono proseguiti i raid russi sul Paese. Il bilancio nelle ultime 24 ore è di almeno tre morti e quattro feriti. Il bombardamento di una zona residenziale ha provocato un morto e un ferito a Kryvyi Rig, la città natale di Zelensky.
Un'altra persona è morta in un bombardamento a Nikopol, sulla riva del fiume Dnipr, circa 100 chilometri a est. Ancora più a sud, nella regione di Kherson, una serie di attacchi ha provocato un morto e un ferito.
Mosca afferma invece di aver respinto 18 attacchi, dieci dei quali nel distretto di Krasny Liman. Le vittime tra le forze ucraine sarebbero decine, tra morti e feriti. Distrutti anche 4 velivoli militari e diversi pezzi di artiglieria.
Mine e dispositivi inesplosi, un rischio per il futuro
Ma una guerra che non sembra finire mai potrebbe lasciare una scia di sangue anche in un futuro di pace. «La scorsa settimana, gli specialisti hanno esaminato e ripulito più di 260 ettari di terreni agricoli e altri territori da oggetti esplosivi», ha reso noto lo Stato maggiore ucraino.
Dall'inizio della guerra «sono stati neutralizzati 135'792 ordigni». Ma non basta, un terzo del territorio va ancora bonificato, un'impresa che appare ai limiti del possibile in tempi brevi.