Germania La leader dell'ultradestra tedesca Alice Weidel evoca l'uscita dall'UE

SDA

22.1.2024 - 21:13

La co-leader dell'AfD Alice Weidel (foto d'archivio).
La co-leader dell'AfD Alice Weidel (foto d'archivio).
KEYSTONE/DPA/Christoph Reichwein

I tedeschi scendono in strada a centinaia di migliaia per protestare contro l'estrema destra ma la sua principale espressione politica – l'AfD – rilancia, facendo arrivare ai piani alti di Berlino un messaggio che rompe un tabù: l'Alternativa per la Germania spingerà per un referendum in stile Brexit che faccia uscire il Paese all'Ue, di fatto disintegrandola.

In un'intervista al Financial Times, il megafono puntato alle orecchie delle élite, la co-leader dell'AfD Alice Weidel ha elogiato l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea come «giusta e definitiva» definendola «un modello per la Germania, che può prendere una decisione sovrana come questa».

Weidel ha detto che un governo dell'AfD cercherebbe di riformare l'UE e di eliminare il suo «deficit democratico», anche limitando i poteri della Commissione europea, un «esecutivo non eletto».

«Ma se una riforma non fosse possibile, se non riuscissimo a ricostruire la sovranità degli Stati membri dell'UE, dovremmo lasciare che sia il popolo a decidere, proprio come ha fatto la Gran Bretagna», ha detto Weidel avvertendo: «Potremmo indire un referendum sulla Dexit», insomma «un'uscita della Germania dall'UE».

Gli altri partiti tedeschi si rifiutano di coalizzarsi con l'AfD

Gli altri principali partiti tedeschi, tutti europeisti, si rifiutano di stringere accordi di coalizione con l'AfD (Alternative für Deutschland) e la Costituzione, memore dell'infatuazione di massa nazista, pone ostacoli ai plebisciti.

La dichiarazione di Weidel però ha un peso in quanto l'AfD – facendo leva proprio sull'antieuropeismo oltre che sulla lotta all'immigrazione e alle politiche climatiche – raccoglie attualmente il 20-24% di consensi a livello nazionale.

AfD si potrebbe affermare come secondo partito del Paese

Se si votasse domenica prossima, l'AfD non si piazzerebbe più quinta col 10% dei voti come nelle ultime elezioni del 2021 ma si affermerebbe come secondo partito in Germania, risultando dietro solo all'opposizione cristiano-democratica e sociale (Cdu-Csu).

Insomma batterebbe tutti e tre i partiti della coalizione di sinistra-centro del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, sotto pressione per il malcontento di vari blocchi sociali, dai contadini ai macchinisti delle ferrovie. I sondaggi prevedono poi che a settembre l'AfD vincerà tre elezioni regionali nell'est, l'ex DDR, con oltre il 30% dei suffragi.

AfD fa parte del gruppo sovranista europeo Identità e Democrazia

L'AfD fa parte di Identità e Democrazia, il gruppo politico sovranista di destra del Parlamento europeo di cui la Lega di Matteo Salvini è uno dei due partiti con più deputati.

La formazione, sebbene sia monitorata dai servizi segreti interni per la sua deriva estremista, beneficia della rabbia dell'opinione pubblica nei confronti di Scholz e della sua gestione di un'economia in peggioramento.

Ma negli ultimi giorni l'AfD si è trovata nell'occhio del ciclone per le notizie di un incontro avvenuto lo scorso novembre tra suoi esponenti e il radicale austriaco di estrema destra Martin Sellner, in cui si è discusso di «remigrazione», ossia dell'allontanamento forzato dalla Germania di milioni immigrati anche se ormai con passaporto tedesco.

In piazza domenica sono scesi in oltre centomila, secondo le caute stime della polizia rilanciate dall'agenzia dpa, sia a Monaco che a Berlino, ma ci sono state affollate manifestazioni anche in molte altre città tedesche.