Contro il governo Strade bloccate in Libano nell'ottavo giorno di proteste

SDA

9.3.2021 - 21:26

Non si arresta la mobilitazione popolare anti-governativa in Libano con l'interruzione, per l'ottavo giorno consecutivo, delle principali strade a Beirut e in varie località del paese, travolto dalla peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni.
Non si arresta la mobilitazione popolare anti-governativa in Libano con l'interruzione, per l'ottavo giorno consecutivo, delle principali strade a Beirut e in varie località del paese, travolto dalla peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni.
Keystone

Non si arresta la mobilitazione popolare anti-governativa in Libano con l'interruzione, per l'ottavo giorno consecutivo, delle principali strade a Beirut e in varie località del paese, travolto dalla peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni.

Keystone-SDA

Come riferiscono le autorità locali, le strade sono state interrotte da manifestanti, con cassonetti e copertoni dati alle fiamme, a Beirut, Tripoli, Sidone, nella Bekaa centrale e in altre località minori lungo la costa a nord e a sud della capitale.

Il presidente della Repubblica Michel Aoun aveva ieri ordinato all'esercito e alla polizia di intervenire per non consentire il blocco della circolazione e il danneggiamento delle «proprietà pubbliche».

La rabbia popolare è cresciuta nelle ultime settimane soprattutto a causa del rapido degrado della situazione economica. La lira locale continua a perdere valore rispetto al dollaro statunitense, e ha registrato un record storico negativo, con un dollaro scambiato con ben 11'000 lire. Prima del palesarsi della crisi libanese nell'ottobre del 2019 e per più di un ventennio, la lira era ancorata al dollaro al cambio fisso di un dollaro per 1500 lire.

Il Libano ha dichiarato fallimento finanziario un anno fa. Ma gli aiuti internazionali non sono sbloccati in assenza di un governo libanese nel pieno dei suoi poteri. Da agosto scorso il premier Hassan Diab ha rassegnato le dimissioni ma da allora il premier incaricato Saad Hariri non è riuscito a trovare una formula politica per annunciare la creazione del nuovo esecutivo.