Migrazione e violenze Libia, orrori inimmaginabili su migranti

ATS

20.12.2018 - 18:44

Sono soprattutto le donne a subire violenza di ogni tipo nei campi profughi libici.
Sono soprattutto le donne a subire violenza di ogni tipo nei campi profughi libici.
Source: KEYSTONE/AP/Rebecca Blackwell

Stupri di gruppo e violenze di ogni tipo: la stragrande maggioranza delle donne, anche minorenni, subisce questo trattamento nei campi di detenzione allestiti in Libia per i migranti che dall'Africa cercano di raggiungere l'Europa.

Lo riporta un dettagliato rapporto stilato dalle Nazioni Unite che parla di torture, di schiavismo, di omicidi, di cadaveri gettati via come spazzatura. Un documento basato sui racconti di prima mano raccolti fra il gennaio 2017 e il 30 settembre scorso dalla viva voce di 1300 migranti, che a quell'inferno libico e ai suoi "inimmaginabili orrori" sono sopravvissuti, riuscendo ad arrivare in Europa.

Il rapporto - presentato oggi a Ginevra e frutto del lavoro della missione Onu in Libia e dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani - lancia infatti un monito all'Europa, che chiude porti e frontiere, ribadendo che la Libia "non può essere considerato un porto sicuro" dove riportare i migranti intercettati in mare dalla guardia costiera di Tripoli.

Il rapporto dell'Onu è una scioccante galleria di "violazioni e abusi", dei quali erano già trapelate notizie in passato, commessi da un largo ventaglio di persone che in Libia occupano posti pubblici, da gruppi armati, trafficanti di esseri umani e contrabbandieri. Le donne vengono generalmente stuprate dal branco, mentre altre vengono prelevate e portate in altri posti dove subiscono violenze e da cui tornano "sconvolte, ferite e con abiti strappati". I testimoni raccontano anche di altri detenuti assassinati, torturati, di condizioni di detenzione disumane, di schiavismo, sfruttamento e lavori forzati.

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