Secondo la stampa Macron indagato per finanziamento illecito della campagna elettorale

SDA

24.11.2022 - 18:04

Secondo il giornale il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe indagato per «favoritismo» e «finanziamento illecito della campagna elettorale» del 2017.
Secondo il giornale il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe indagato per «favoritismo» e «finanziamento illecito della campagna elettorale» del 2017.
Keystone/EPA/STEPHANIE LECOCQ

Secondo «Le Parisien» e France Info, il presidente francese Emmanuel Macron è indagato in un'indagine giudiziaria della Procura finanziaria nazionale (Pnf), con l'accusa di «favoritismo» e «finanziamento illecito della campagna elettorale».

L'inchiesta riguarderebbe i legami tra Macron e società di consulenza private, dunque esterne all'amministrazione pubblica.

«Le Parisien» parla di sospetti finanziamenti illeciti nelle campagne presidenziali che nel 2017 e nel 2022 lo hanno condotto all'Eliseo, come anche l'attribuzione di alcune commesse pubbliche.

In una nota, la Procura Nazionale Finanziaria (Pnf) conferma tuttavia l'apertura di due inchieste giudiziarie, il 20 e 21 ottobre scorso, riguardanti «le condizioni di intervento delle società di consulenza», come McKinsey, «nelle campagne presidenziali del 2017 e 2022».

«In seguito a diverse segnalazioni e denunce di rappresentanti politici e singoli», come anche le querele di «eletti e associazioni», il Pnf ha dunque deciso di aprire dei fascicoli giudiziari, in particolare per una possibile «tenuta non conforme dei conti della campagna elettorale» e sulla «minorazione di elementi contabili in un bilancio di campagna elettorale», si legge in una nota diffusa dalla procura finanziaria. Le inchieste del Pnf riguardano anche accuse di «favoritismo». La nota è stata diffusa dagli uffici del procuratore della Repubblica Jean-François Bohnert.

Durante la campagna del 2022 molte critiche contro Macron

Durante la campagna presidenziale del 2022 si erano moltiplicate le critiche contro Macron, in particolare rispetto ai contratti conclusi negli ultimi cinque anni tra lo Stato e società di consulenza private come l'americana McKinsey.

Il 17 marzo il Senato rivelò che le commesse dello Stato per questo tipo di consulenze private sono «più che raddoppiate» tra il 2018 e il 2021, toccando un record di oltre un miliardo di euro lo scorso anno.

McKinsey fu la società di consulenza privata maggiormente sollecitata dalle autorità francesi durante la pandemia.

Il rapporto dei senatori ha suscitato dure critiche sull'uso di fondi pubblici e l'opposizione ha invocato un'inchiesta su eventuali favoritismi alla multinazionale americana.

L'entourage del presidente non rilascia «nessun commento dopo le rivelazioni.