Rischio per l'Europa e il mondo Massima allerta a Zaporizhzhia, si teme un attacco

SDA

5.7.2023 - 22:00

Il terrore di un'estate nucleare tiene col fiato sospeso il mondo che punta gli occhi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sulla quale Mosca e Kiev si rimpallano le accuse di un imminente attacco con conseguenze catastrofiche per l'Europa e l'intero globo.

Il sito di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito della centrale nucleare di Zaporizhzhia (immagine d'archivio).
Il sito di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito della centrale nucleare di Zaporizhzhia (immagine d'archivio).
KEYSTONE/EPA/SERGEI ILNITSKY

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Il mondo è preoccupato per un possibile attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
  • Russia e Ucraina si accusano a vicenda di volerla colpire.
  • Il presidente Zelensky ha incontrato i militari e i capi dell'agenzia Energoatom per discutere «della protezione delle centrali nucleari».

Martedì un consigliere dell'agenzia russa Rosatom ha denunciato un imminente raid ucraino sul sito.

Falsità e provocazioni secondo Kiev, per la quale anzi i russi hanno piazzato mine sui reattori 3 e 4 dell'impianto con l'intento di simulare un bombardamento e incolpare l'Ucraina dell'incidente atomico.

Nonostante le accuse reciproche, l'alba del giorno 497 dell'invasione è giunta senza alcun incidente.

Ma il pericolo non è passato: il rischio di «un sabotaggio del regime di Kiev» rimane «molto alto», secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, mentre gli ucraini denunciano il «silenzio assordante» del mondo e lanciano un appello affinché la comunità internazionale «agisca immediatamente» per liberare la centrale dai – presunti – ordigni russi.

Gli esperti non hanno trovato ordigni, ma serve più accesso

Da tempo Kiev sostiene che i russi hanno piazzato mine sui reattori della più grande centrale nucleare d'Europa per farli esplodere e incolpare gli ucraini.

Gli esperti dell'Aiea hanno ricordato che negli ultimi giorni e settimane hanno ispezionato l'impianto, senza trovare tracce di ordigni. Ma non basta: per il direttore dell'agenzia Onu, Rafael Grossi, serve «un ulteriore accesso per confermare l'assenza di mine o esplosivi nel sito», in particolare «è essenziale l'accesso ai tetti delle unità 3 e 4 del reattore, così come a parti delle sale turbine e del sistema di raffreddamento».

Paura di una nuova Chernobyl

Il tempo scorre in Ucraina, e insieme ad esso la paura tra la popolazione di una nuova Chernobyl.

Così il Paese si prepara: il presidente Zelensky ha incontrato i militari e i capi dell'agenzia Energoatom per discutere «della protezione delle centrali nucleari».

E il ministero della Salute ucraino ha nuovamente diffuso le indicazioni ai cittadini su come comportarsi per difendersi da eventuali radiazioni se dovesse verificarsi un incidente nucleare.

Secondo la viceministra della Difesa Hanna Malyar, per Mosca un attacco a Zaporizhzhia rappresenta uno «strumento per raggiungere obiettivi militari e ribaltare le sorti della guerra a suo favore». Ma il risultato sarebbe un disastro nucleare con conseguenze non solo in Europa.

Incessanti scontri sul fronte

Nel frattempo la guerra continua al fronte, dove dopo una settimana difficile Kiev ha rivendicato la liberazione di 7,5 chilometri nella linea di difesa russa a Melitopol e Berdiansk, nel sud, e la riconquista di territori a nord di Bakhmut.

Mentre secondo il capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, Tony Radakin, l'esercito russo ha perso metà della sua capacità di combattimento, inclusi 2'500 carri armati.

Colpito un deposito russo di munizioni nel Donetsk

Nel Donetsk una potente esplosione avrebbe distrutto un grande deposito russo di munizioni Mlrs a Makiivka, dove secondo le autorità filorusse una persona è morta e 40 sono rimaste ferite per i raid di Kiev.

Nella regione – riportano i giornali ucraini – è stata poi colpita la zona occupata della ferrovia di Yasynuvatya, usata dai russi per i rifornimenti.

I governatori di Kursk e Belgorod hanno poi denunciato attacchi dell'esercito ucraino nelle regioni russe, con un incendio in un deposito di petrolio nella città di Belgorod.

Esplosione in un tribunale di Kiev

Momenti di tensione sono stati vissuti anche a Kiev, dove un uomo ha fatto esplodere un ordigno nel tribunale distrettuale di Shevchenkiv della capitale nel tentativo di scappare.

Dopo essersi barricato in una stanza, si è poi ucciso facendosi esplodere, provocando due feriti tra gli agenti di polizia.

Il responsabile è stato identificato come Igor Humenyuk, accusato di un attentato terroristico nei pressi del parlamento ucraino nel 2015.