PetrolioL'export russo di Gpl dalla Crimea riprende dopo 8 anni
SDA
26.9.2023 - 21:45
I produttori russi di gas di petrolio liquefatto (Gpl) hanno ripreso le esportazioni regolari di propano e butano attraverso il porto di Kerch in Crimea dopo una pausa di otto anni. Lo hanno affermato fonti del settore citate da Reuters sul proprio sito web.
Keystone-SDA
26.09.2023, 21:45
26.09.2023, 21:49
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Le esportazioni regolari di Gpl da Kerch sono state sospese nel 2015 a seguito delle sanzioni internazionali contro aziende e produttori russi per l'annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014. La ripresa delle esportazioni evidenzia la capacità della Russia di gestire le sanzioni internazionali e di continuare le sue esportazioni di energia via mare.
Secondo le fonti, nella seconda metà di giugno sono iniziate le forniture regolari di Gpl dagli stabilimenti russi a Kerch per ulteriori esportazioni. «Le forniture arrivano attraverso la ferrovia al porto di Kavkaz (nel Mar d'Azov), e poi via traghetto fino a Kerch poiché il trasporto di Gpl attraverso il ponte di Crimea è vietato», ha detto una fonte. Il ponte inaugurato personalmente dal presidente Vladimir Putin nel 2018 è stato bombardato nell'ottobre 2022.
Il Gpl, che viene utilizzato principalmente per automobili, riscaldamento e altri prodotti petrolchimici, è stato esentato dalle radicali sanzioni occidentali. In ogni caso le società russe sanzionate hanno reindirizzato volumi significativi di Gpl dall'Europa verso est, principalmente verso la Cina, nonché verso i terminali russi del Mar Nero per ulteriori esportazioni verso la Turchia, il Nord Africa e i paesi dei Balcani. Una fonte ha detto che in primavera ci sono stati sporadici rifornimenti di Gpl da Kerch tramite navi cisterna, mentre ora le esportazioni, principalmente verso la Turchia, avvengono su base regolare.