Continua a peggiorare il bilancio dell'esplosione avvenuta in un oleodotto in Messico. Stando all'ultimo bilancio ufficiale, fornito dal governatore Omar Fayad, i morti sono almeno 66, mentre i feriti un'ottantina. Ma si tratta di cifre non definitive.
Ricordiamo che l'incendio è avvenuto nella città di Tlahuelilpan, nello stato di Hidalgo, a circa 100 km a nord di Città del Messico. Una perdita su un oleodotto aveva attirato decine di persone che erano accorse con secchi e taniche per rifornirsi abusivamente del carburante che fuoriusciva.
L'appello del presidente messicano
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, di fronte all'emergenza, ha rivolto un appello "a tutto il Governo a prestare aiuto alla gente sul posto".
Via Twitter il capo dello Stato si è "rammaricato per l'accaduto a Tlahuelilpan", ed ha indicato che "dopo aver appreso i particolari dalla (compagnia petrolifera statale) Pemex e dal ministero della Difesa, ho dato istruzioni affinché si circoscrivano le fiamme e si aiutino le vittime".
Testimoni oculari hanno riferito che il carburante è cominciato a fuoriuscire dall'oleodotto intorno alle 17 locali, mentre lo scoppio è avvenuto due ore dopo. Quando, secondo il quotidiano El Universal, circa un migliaio di persone erano accorse sul posto con ogni tipo di recipiente per raccogliere la benzina.
Popolazione avvisata
Prima dell'esplosione le forze federali avevano ripetutamente, ma inutilmente, chiesto alla popolazione, intenta a raccogliere il combustibile fuoriuscito dall'oleodotto, di allontanarsi per i pericoli esistenti.
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