Un centinaio di agenti della polizia federale messicana, muniti di caschi e scudi, hanno preso posizione oggi sulla statale che porta a San Pedro Tapanatepec, in Oaxaca, bloccando la marcia della Carovana di migranti centroamericani che vogliono raggiungere gli USA.
In un clima di crescente tensione, dopo il rigetto da parte dei migranti dell'offerta del governo messicano di ospitarli, il commissario generale della polizia, Benjamin Grajeda Regalado, ha usato un altoparlante spiegando che il blocco "è temporaneo", riferisce la tv Milenio.
Serve, ha sottolineato, "per dare tempo ad un funzionario governativo di giungere sul posto e illustrare gli aspetti del programma denominato 'Sei a casa tua'". Nell'attesa, i migranti hanno cominciato a discutere se attendere un'ulteriore spiegazione del progetto di accoglienza o se continuare il cammino.
In precedenza le migliaia di membri della Carovana avevano respinto il piano proposto dal presidente Enrique Peña Nieto: Denis Omar Contreras, responsabile dell'organizzazione non governativa "Pueblos sin Fronteras" e portavoce della spedizione, aveva spiegato che il piano prevede una regolarizzazione della documentazione migratoria e la possibilità di accedere a istruzione, salute e altri servizi di base.
Ma "il 99% degli integranti della Carovana - aveva assicurato Contreras, secondo quanto riporta il quotidiano "La Jornada" - ha rifiutato l'offerta perché riguarda una residenza in Chiapas e Oaxaca, Stati le cui condizioni di vita sono simili a quelle dei paesi di provenienza, l'Honduras, ma anche il Guatemala e El Salvador".
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