Afroamericano ucciso Minneapolis: decine di arresti fra i manifestanti

SDA

13.4.2021 - 07:37

Tensione alta nella notte a Brooklyn Center, nel Minnesota, dopo l'uccisione di un altro afroamericano da parte di un agente.
Tensione alta nella notte a Brooklyn Center, nel Minnesota, dopo l'uccisione di un altro afroamericano da parte di un agente.
Keystone

Decine di arresti a Brooklyn Center, vicino a Minneapolis, dove è stato ucciso da un agente l'afroamericano Daunte Wrights. Secondo i media americani decine di persone sono state arrestate per violazione del coprifuoco e per non aver rispettato l'ordine di sgombrare.

Anche ore dopo che è scattato il coprifiuoco i manifestanti non hanno abbandonato la piazza. La polizia ha cercato di disperdere la folla con l'uso di gas lacrimogeni. Poco prima gli agenti avevano usato alcuni proiettili al peperoncino, ma senza successo, complice anche la pioggia.

La polizia avanza e inizia a sgombrare lentamente l'area limitrofa alla stazione di polizia di Brooklyn Center. La tensione resta alta ma la polizia sembra aver il controllo della situazione senza, al momento, usare la forza. I manifestanti indietreggiano continuando a cantare «no justice, no peace».

Intanto il medico legale che ha condotto l'autopsia sul corpo definisce la morte di Daunte Wright «omicidio», riportano i media americani. E si è appreso che l'agente di polizia che ha sparato e ucciso il 20enne sarebbe una donna, Kim Potter. «L'agente Kim Potter è nel dipartimento di polizia di Brooklyn Center da 26 anni», si legge in una nota del dipartimento della sicurezza pubblica vicino a Minneapolis. Al momento Potter, 48 anni, è in congedo amministrativo.

il presidente americano Joe Biden, commentando la morte del ventenne afroamericano, scirve su Twitter che «penso a Daunte Wright, alla sua famiglia e al dolore, alla rabbia e al trauma che gli afroamericani sperimentano ogni giorno. Mentre attendiamo i risultati dell'indagine, sappiamo cosa dobbiamo fare per andare avanti: riportare fiducia e assicurare le responsabilità affinché nessuno sia al di sopra della legge».