Moldavia Scontri tra polizia e manifestanti a Chisinau

Scontri tra polizia e manifestanti anti-governativi si sono verificati oggi nel centro di Chisinau. Oltre 50 persone sono state fermate, riferisce sul suo canale Telegram la polizia moldava, citata dalle agenzie russe.

Secondo un corrispondente dell'agenzia russa Interfax sul posto, ci sono stati in particolare tafferugli dopo che la polizia ha transennato la piazza principale della città, impedendo ai manifestanti di raggiungerla.

Inizialmente, i manifestanti, che gridavano slogan per le dimissioni della presidente filo-occidentale Maia Sandu, hanno bloccato il traffico sul viale principale di Chisinau e si stavano dirigendo verso la Piazza della Grande Assemblea Nazionale. La polizia ha bloccato il loro accesso alla piazza. I manifestanti in marcia hanno quindi cercato di tornare verso gli edifici dell'ufficio presidenziale e del parlamento.

La polizia, riferisce la stessa fonte, ha parcheggiato qui diversi autobus, impedendo loro di raggiungere gli edifici. I manifestanti sono stati accerchiati dalla polizia. È stato offerto loro di trasferirsi nel parco fuori dal Teatro Nazionale dell'Opera e del Balletto per tenere lì una manifestazione. Il Movimento per il popolo, che riunisce diverse organizzazioni fra cui il partito Sor, vi ha già tenuto una manifestazione il 19 febbraio.

Marina Tauber, vicecapo del Sor, ha detto che tra i fermati vi è il presidente onorario del partito di opposizione Valery Klimenko.

La Moldavia, un tempo parte della sfera di influenza della Russia, è ora governata da autorità fortemente orientate all'integrazione europea. Tuttavia, Chisinau deve fare i conti con la regione separatista della Transnistria.