Israele Netanyahu: «Accuse contro di me confezionate su misura»

SDA

8.2.2021 - 18:57

Ribadendo in tribunale a Gerusalemme la sua non colpevolezza, Benyamin Netanyahu ha definito «confezionate» le accuse contro di lui.

«Tutti sanno – ha spiegato riferendosi all'udienza di oggi – che i dossier su di me sono confezionati su misura. Adesso appare che non sono stati confezionati fino in fondo, mancano molti elementi, anche dal punto di vista della pubblica accusa».

«Per cui – ha aggiunto riferendosi alle prossime decisioni dei giudici sul prosieguo delle udienze – non credo che si affretteranno a passare all'esame delle prove. Se questo avvenisse la cosa apparirebbe come un intervento plateale nelle elezioni».

Le accuse «si stanno sbriciolando»

Netanyahu ha poi sottolineato che le accuse (i «dossier», come li ha definiti) da parte dell'avvocato della pubblica accusa Liat Ben-Ari «si stanno sbriciolando». In particolare si è riferito alle eccezioni presentate dalla sua difesa che contestano il fatto che gli investigatori non abbiano ricevuto «l'autorizzazione» del Procuratore generale Avichai Mandelblit.

«Ci sono stati ricatti e minacce», ha denunciato, nei confronti dei testi. «E' stata perfino inventata – ha insistito – un'infrazione che non esiste nel libro delle leggi». «Tutto si sta sbriciolando, il pubblico lo comprende e la giustizia prevarrà», ha concluso dicendosi certo che il voto popolare del 23 marzo lo porterà di nuovo alla vittoria.

Il Tribunale non ha ancora rese note le decisioni che intende prendere sulle richieste della difesa, ovvero lo slittamento del processo di 2 o 3 mesi. Ma, secondo i media, l'intenzione è di ascoltare di nuovo Mandelblit per accertare le modalità delle inchieste svolte. Non è escluso – secondo le stesse fonti – che la decisione finale possa indicare una data dopo il voto di marzo.

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