Medio OrienteNetanyahu: «Inferti colpi devastanti ai nostri nemici»
SDA
31.7.2024 - 21:02
«Abbiamo inferto colpi devastanti a tutti i nostri nemici». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu questa sera in una dichiarazione pubblica dopo il gabinetto di sicurezza.
31.07.2024, 21:02
31.07.2024, 21:03
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«Davanti ci sono giorni impegnativi, Israele esigerà un prezzo pesante per qualsiasi aggressione», ha aggiunto. «È una guerra di sopravvivenza contro l'anello di missili di terrore intorno a noi. Dall'inizio della guerra siamo in lotta contro l'asse del male dell'Iran».
«L'Iran cerca di stringere» un cerchio «intorno al nostro collo, ho detto al Congresso Usa che siamo lottando contro tre fronti: le tre h, Hamas, Houthi e Hezbollah», ha affermato Netanyahu. «Negli ultimi giorni abbiamo dato dei colpi importanti ai tre fronti. Tre settimane fa abbiamo attaccato il capo militare di Hamas Muhammad Deif, due settimane fa abbiamo lanciato uno dei raid di più lunga distanza dell'aeronautica (Hodeida, in Yemen, ndr). Ieri è stata la volta del capo di stato maggiore di Hezbollah», ha detto.
Abbiamo colpito «Fuad Shukr, responsabile della strage dei bambini a Majdal Shams e di tanti altri civili israeliani. Era il terrorista più ricercato del mondo, uno dei contatti più importanti tra Hezbollah e l'Iran», ha detto ancora Netanyahu. «Abbiamo chiuso il conto con Shukr e chiuderemo il conto con chiunque provi a farci del male».
Ci vorrà tempo
«Siamo pronti per ogni scenario. Resteremo uniti e determinati contro ogni minaccia», ha evidenziato il premier israeliano, ribadendo che la guerra richiederà tempo e la resistenza dei cittadini israeliani. «Da tempo sono sotto pressione in patria e all'estero per porre fine alla guerra: non ho ceduto a quelle richieste prima e non cedo neanche adesso», ha sottolineato.
Netanyahu ha poi aggiunto: «Se fossi stato a sentire, Israele non avrebbe eliminato i leader e i combattenti di Hamas, distrutto le infrastrutture, preso la zona di confine tra Gaza e l'Egitto, creato le condizioni che ci avvicinano a termini che non solo riporteranno indietro i nostri ostaggi, ma ci consentiranno anche di raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra».
«Tutti i risultati degli ultimi mesi sono stati ottenuti perché non ci siamo arresi», ha affermato Netanyahu, «e perché abbiamo preso decisioni coraggiose di fronte a una grande pressione in patria e all'estero. E vi dico che non è stato facile». «Insieme combatteremo e, con l'aiuto di Dio, insieme vinceremo».